PALERMO - Previsioni a tinte fosche per i saldi invernali, al via oggi (2 gennaio) in Sicilia. Dalle prime stime emerge che il numero delle famiglie intenzionate a comprare durante il periodo di sconti (che nell’isola si concluderanno il prossimo 15 marzo) rimane pressoché invariato rispetto allo scorso anno (circa il 45%), ma la spesa, a causa del precipitare della crisi, sarà invece decisamente più bassa. Ogni famiglia spenderà in media 223 euro, il 19% in meno rispetto allo scorso anno quando, sempre in occasione dei saldi invernali, la spesa era stata di circa 277 euro. I saldi, insomma, rischiano di essere magrissimi, seguendo e aggravando la scia di un Natale caratterizzato da consistenti cali a livello di consumi: basti pensare che le vendite di abbigliamento e calzature sono scese del 18%, quelle di arredamento ed elettrodomestici addirittura del 25%, mentre solo l’editoria (libri e cd) ha mantenuto un andamento stabile rispetto alle feste del 2010.
ANTICIPARE SALDI - «Lo scoramento generalizzato delle famiglie ha smorzato le aspettative che precedono generalmente l’inizio dei saldi», è il commento di Lillo Vizzini, presidente regionale di Federconsumatori. «Anticipare le vendite a saldo, come avvenuto in molte città a livello internazionale, avrebbe sicuramente aiutato a registrare un andamento delle vendite meno disastroso. Credo sia venuto il momento di rivedere le norme sui saldi e le vendite promozionali». Dello stesso parere anche Claudio Melchiorre, presidente Adoc: «Il problema è anche italiano e non solo siciliano, ma qui è peggio. Se facciamo il paragone con gli altri Paesi, scopriamo che siamo gli unici a far iniziare la stagione dei saldi col nuovo anno. Dagli Stati Uniti all’Inghilterra, i saldi iniziano a ridosso o subito dopo Natale. Senza questo ostracismo verso l’inizio anticipato probabilmente gli incassi avrebbero potuto essere superiori a quanto registrato», continua, «ed è inspiegabile che i commercianti non vogliano anticipare i saldi».
DIFFIDARE DEGLI SCONTI SUPERIORI AL 60% - Dalle associazioni dei consumatori i soliti consigli per chi avrà la possibilità di fare shopping in questo periodo: diffidare degli sconti superiori al 60%, non acquistare capi d’abbigliamento che non si possono provare, obbligare i commercianti in possesso del Pos ad accettare il pagamento con carte di credito o bancomat. «Ma la raccomandazione più importante che rivolgiamo sempre ai consumatori», sottolinea Vizzini, «è quella di verificare, prima della partenza ufficiale dei saldi, il prezzo pieno del prodotto che si intende acquistare. Solo in questo modo», conclude, «sarà possibile valutare la reale convenienza dell’acquisto e combattere le furbate di qualche commerciante scorretto».
Fonte Italpress
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/2/2012
dalla nostra Daniela Bruzzone
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