Ruccio Carbone e le sue Eolie

Ruccio Carbone e le sue Eolie Egregio direttore, eccomi qua di nuovo a rubare un piccolo spazio che sin d’ora pazientemente mi hai riservato. Ma l’anno nuovo lo voglio iniziare rivolgendo il mio pensiero all’amico Ruccio Carbone , che rivendica con forza, la vita attraverso le sue poesie . Trascrivo fedelmente quanto Lui ha lasciato nella prefazione, dopodiche’ se me lo consenti ti proporro’ alcune sue opere affinche’ resti sempre vivo nei nostri cuori. Giovanni Giardina Dal libro “AMANTI MIE ISOLE SOGNATE” PREFAZIONE Nessuno muore se nei suoi amici rimane vivo il ricordo che e’ fatto di tante piccole e grandi cose; io credo di averne costruite molte negli anni passati, e oggi le rivendico. Rivendico da voi, amici miei e miei familiari, il diritto alla vita alla quale sono stato sempre attaccato come un’ostrica allo scoglio. Rivendico da voi l’amore che vi ho dato, che ho ricevuto e voglio continuare a ricevere. Vi affido questi miei versi che sono, appunto, il veicolo del mio esistere. Io sono ancora qui, nelle mie Isole forti e struggenti, nel vicolo tra la baracca e la mia “casajanca “. Non cercatemi nella mia piccola cappella del cimitero di Canneto. Non e’ li che mi troverete. Li c’e’ solo il mio corpo mortale, deposto nel 1992 per un’incidente di percorso. Cercatemi nell’aria tiepida che vi avvolge come un’amante, nel caldo brontolio dello Stromboli, nel bianco abbacinante della pomice, nel largo volo dei gabbiani, in questi miei versi che vi affido. Scoprirete che vi voglio ancora bene. Ruccio Carbone OSSIDIANA Ti sei comprata ed hai portato via appesa al collo un po’ di terra mia hai rubato le pietre del mio cuore nere ossidiane lucide d’amore gravide perle caldi buchi neri assurdi come a volte i miei pensieri. M’hai rubato un bel po’ dei miei ricordi incisi nelle pietre dai primordi per portare con te nella tua vita viva la traccia della vita mia. Nessun lo faccia piu’ che non vorrei dove cercare altrove i sogni miei !

a cura di Peppe Paino