Segue
Per quanto riguarda il costo medio orario riportato nella citata nota dirigenziale, si è evidenziato che l’importo di € 22,00 orari non può essere riferibile alle qualifiche operaie, ma solo eventualmente a quelle apicali e con funzioni direttive e gestionali (6° livello CCNL), pertanto appariva incongruo e difforme rispetto ai tabulati ministeriali.
Per quanto afferiva la decisione di inserire la pulizia giornaliera, 360 giorni all’anno, della biglietteria degli aliscafi di Lipari si è evidenziato che sull’immobile comunale insistono, operano e lucrano attività di varia natura, senza che il Comune incassi alcun corrispettivo, anzi essendo l’Ente persino costretto a doversi sobbarcare gli ulteriori oneri per la manutenzione ordinaria, straordinaria e in ultimo, per la pulizia giornaliera dei locali.
È stato peraltro ribadito che i mancati introiti per il Comune, così come le spese a vario titolo sostenute, in assenza (per quanto è dato sapere) di convenzioni e/o contratti di alcun genere, potrebbero configurare ipotesi di danno erariale per l’Ente.
Il Comune avrebbe potuto prevedere l’affidamento in convenzione e/o attraverso procedura ad evidenza pubblica dei locali della biglietteria e della sala d’aspetto, creando opportunità di lavoro senza gravare di ingiustificati oneri aggiuntivi l’Ente.
I consiglieri scriventi hanno altresì rilevato che nelle prescrizioni tecniche del bando (art. 6), l'Amministrazione si riservava la facoltà di ”risolvere, in qualsiasi momento il contratto ove fosse venuta meno la disponibilità delle risorse destinate dal Bilancio Comunale”.
Con nota del 11 Gennaio 2012, ad oltre 20 giorni di distanza dalla modifica al Bilancio, il dirigente Blasco ha comunicato l’annullamento della procedura di gara.
I consiglieri scriventi auspicano che il settore competente, anche alla luce delle gravi criticità segnalate e di uno stanziamento totale pari ad Euro 70.000, certamente congruo per le finalità cui è destinato, provveda con celerità e senza ulteriori tentennamenti a rideterminare la procedura e ad affidare il servizio.
Un’ultima considerazione ci sia consentita: il titolo dell’articolo recitava “Pulizia dei locali Comunali, e ora?”. Probabilmente non è stato ben focalizzato il problema.
In un Bilancio caratterizzato dall’azzeramento di tutte le spese voluttuarie (feste patronali, turismo, contributi alle associazioni etc) e da consistenti tagli lineari ai servizi essenziali, scuole, servizi sociali, cultura, programmazione etc, sorprende che si dia maggiore risalto ad una risibile diminuzione, ancorchè ampiamente motivata e comunque non determinante, dello stanziamento per la pulizia dei locali comunali, piuttosto che alla enorme contrazione delle risorse destinate all’assistenza economica ed abitativa delle famiglie indigenti, di quelle per l’assistenza agli anziani, dei trasferimenti per le scuole elementari e medie, e l’elenco potrebbe continuare a lungo.
I sacrifici che la pubblica amministrazione richiede alla cittadinanza non possono gravare sempre sulle spalle delle fasce più deboli.
Distinti saluti
Francesco Megna e Gesuele Fonti
( Egregi consiglieri: passi per le scuole che, ci avete ricordato giustamente, non sono di competenza comunale; passi per le somme impegnate che erano di più; passi per la lettera inviata a sindaci, dirigenti e consiglieri...e passi per tutto quello che volete.
Il dato di fatto è uno: il dirigente Blasco ha revocato il bando perchè le somme erano già state impegnate. L'emendamento da voi proposto, inoltre, è stato approvato nonostante il parere sfavorevole del dirigente Subba. Stando così le cose, dal prossimo primo febbraio si dovrà trovare qualcuno che svolga le pulizie nei locali comunali. Nell'auspicare, come scrivete, che lo stesso dirigente ridetermini al più presto la procedura per affidare il servizio, vi ricordo che, a proposito di spese voluttuarie, l'Amministrazione ha destinato al Carnevale eoliano 18.000 euro, seppur come compartecipazione alle spese. In tempi di crisi e come scrivete voi di una "enorme contrazione delle risorse destinate all’assistenza economica ed abitativa delle famiglie indigenti, di quelle per l’assistenza agli anziani, dei trasferimenti per le scuole elementari e medie", mi sembra una cifra che poteva essere destinata ad altri fini. I più deboli sono ancora più tristi quando vedono gli altri divertirsi, a maggior ragione, con i soldi di tutti.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/14/2012
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