Lipari- Il paese affonda, complice oltre alla crisi economica, la furia del mare e la precarietà dei trasporti, e c'è grande voglia di cambiamento del modo di gestire la cosa pubblica. Occorre, insomma una svolta che avrebbe comunque del miracoloso. Come si è visto i vincoli del patto di stabilità frenano tutti i comuni; paradossale come Lipari non possa far fronte ai debiti con gli avanzi di amministrazione per tre milioni e come non possa impiegare i finanziamenti concessi per la protezione delle coste. In più, la Regione sta pensando di imporre ulteriori ristrettezze come il milione e mezzo di euro, sui tre concessi, da destinare ad investimenti. Soldi che si dovranno trovare in altra maniera. Tagliando cosa di quel che resta ? Vendendo cosa di quanto strombazzato a tutti i venti nei mesi scorsi ? A tal proposito nel piano delle alienazioni deliberato dalla giunta il 25 novembre ci sono soltanto le cantine 9 e 17 del complesso E.R.P. di Mendolita di 8 mq ciascuna; un terreno a Castellaro di 7.730 mq da destinare ad edilizia agevolata e sovvenzionata; una parte ( si presume) del palazzo di Piazza Mazzini di mq 2.025 per iniziative universitarie e di alta cultura; l'ex ufficio postale di Acquacalda ; il palazzo ex asilo Principe Umberto ( in disfacimento) in via Umberto I°. Su questi beni da mettere in vendita finora nulla di concreto; Nulla sarebbe stato predisposto ne per un bando o per un'asta. Ci piacerebbe sapere dall'amministrazione dagli uffici se è stata avviata una procedura e a che punto siamo.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 2/23/2012
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