Marco Miuccio
Nessuno più di chi ha navigato per giorni senza vedere terra, più di chi ha superato abbondantemente le 10.000 miglia di navigazione in 15 anni di imbarco, più di chi ha i segni del mare e del sale sul volto, invecchiato più di quanto dovrebbe essere, sa che le avarie succedono e, come sempre, non sono prevedibili.
E' per questo che si definisco avarie occasionali, ma in una terra circondata dal mare, dove un aliscafo è simbolo di libertà di movimento e possibilità di "evasione" dalla solita routine del paradiso in terra, vedere arrivare un aliscafo in navigazione dislocante (per intenderci "non sulle ali"), mette un po tristezza.
E torna in mente il tempo in cui "u vapùri" era lento si, ma non si fermava mai, viaggiava contro tutto e contro tutti, indipendente dai controlli elettronici di gestione del carico dei motori, dai problemi alla stabilizzazione, dai cristalli auto-esplodenti, dai magli perforanti, e ci sta bene anche un "Miva... Lanciami i cmponenti"!!!
E' il periodo delle avarie: 1) Le avarie al cervello di chi gioca con la vita di 4200 persone facendo un passaggio radente alla Maverick di Top Gun... e se poi va male... VABBUO'!!! 2) Le avarie di chi dovrebbe essere "Allegra", ma poi non c'è da esserne così tanto visto la clamorosa serie negativa capitata nel 2012, e siamo solo all'inizio dell'anno!!! 3) Le avarie occasionali che accadono giornalmente ai mezzi che collegano il nostro arcipelago, ma di cui il personale imbarcato non ha alcuna colpa, ma che si sorbisce tutte le lamentele dell'utenza... L'Utenza... quest'essere indefinito, multi-identità, dalle mille sfaccettature caratteriali, irrequieto ed arrabbiato a prescindere, indipendentemente da chi è il colpevole del disagio. Ed anche chi scrive fa parte dell'utenza, ma a differenza di questa accetta, di buon grado, le decisioni di chi naviga, senza far sempre la parte di chi giudica!!!
Ma come come dice il buon Francesco... "a lavàri a testa o scièccu perdi acqua, sapùni e tièmpu"... saggezza popolare.
E questo mi da spunto per una futura rubrìca che potrebbe chiamrsi "Ipse Dixit... la saggezza viene dal popolo".
Ed in porto è stato spendido vedere l'alternanza di Gabbiani e Fregnacce, i primi ad aspettare il regalo di un pescatore, le seconde sparate in occasione delle illazioni in merito all'avaria dell'aliscafo... Mi piace questo paese, è un buon posto dove vivere, ma è assolutamente da ingerire a piccole dosi, altrimenti si fa un'indigestione di Fregnacce... per ogni cosa si trova, si cerca l'occasione per dirne una, aumentando gli avvistamenti di Fregnacce.
Ed è proprio il caso di dire che dove non ci mette lo zampino il tempo atmosferico, ci pensano le avarie ai mezzi.
E' infatti rincuorante la previsione per tutta la settimana con correnti più allegre da ponente per mercoledì 29/02 ed un inizio di marzo fresco e moderato, con sole e tempo stabile.
Quindi aspettiamo il prossimo fine settimana per una bella gitarella fuori porta, con un conto alla rovescia degno di un countdown... e allora tutti insieme... Piano a tre... Piano a due... Piano a unooooo... Viaaaaaaa!!!
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 2/28/2012
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