La politica si allinea al meteo, torna il sereno

La politica si allinea al meteo, torna il sereno Marco Miuccio "E' Finitaaaaaaaaaa... o meglio è appena inziata"!!! Peppino ricordi? Lo abbiamo gridato il 25 settembre del 1992, insieme nel piazzale di Maridist Messina,dopo uno splendido anno trascorso a "burdelliàre" in quel di Messina, tra Colombia, Dante e Bar Cordial... Ed è proprio questo che mi veniva da urlare ieri sera... da buon militare... ma poi ho deciso di aspettare. Poi stamattina, appena alzato, ho letto "La Lista"... i risultati definitivi, le conferme e le sorprese! E mi sono sentito confuso, come in una bolla di sapone, come quando finisci di leggere un articolo ambrosiano e ti rendi conto che non è che non hai capito niente tu, ma che, leggendo leggendo, non c'è nulla da capire in quella selva di "io l'avevo detto", di affermazioni e negazioni dello stesso concetto nella stessa riga, di presuntuose quanto ìlari autocelebrazioni del più assoluto nulla. Ed è in questo disarmante clima di confusione ed intorpidimento celebrale che ho deciso di riprendere a dialogare con te Peppino, e con quelle 4 (quattro) persone che, dovendo partire, sperano che anche stavolta non mi sia messo a fare satira, ma che dia un servizio meteo/trasporti efficiente e puntuale. Per questi ultimi confermo il ritorno di una imponente alta pressione, con ventilazione a regime di brezza variabile ed una quanto mai "telefonata" puntualità e presenza di partenze dei mezzi, vista l'annunciata intenzione del Sindaco neo-eletto di voler indire immediatamente un tavolo di "concertazione" sull'annoso problema dei trasporti... e nel frattempo anche la nave di domenica sera se la sono ciullata per benino!!! Ma in tempo di crisi e ristrettezze economiche questo è il minimo che ci poteva capitare... CI = NOI. Tutta questa "stabilità", almeno meteorologica, ci accompagnerà sino a lunedì, quando il vento di ponente porterà le correnti umide e fresche, unitamente a nuvole cariche di pioggia, che diventerà a carattere temporalesco sin dal tardo pomeriggio, rovinando l'aperitivo agli amanti del genere, salvo variazioni dell'ultimo minuto... Ouh... del resto stiamo parlando tra una settimana... proviamo prima a vedere se ci arriviamo!!! E mi sovvengono le parole del poeta... "Passata è la tempesta... Odo augelli far festa"... e tra tutti st'aceddi ca cantanu, era proprio ora che si respirasse un clima più disteso, chiamiamolo così di "composta rassegnazione", unico atteggiamento dignitoso che si possa tenere davanti ad un chiarissimo ed inequivocabile plebiscito, che ha visto nel voto, non nello spreco di quest'ultimo, ma nella scelta chiara, decisa ed inequivocabile, l'espressione democratica della volontà popolare. "Il Re è morto... Viva il Re"... gridavano i cortigiani all'esalazione dell'ultimo respiro dei regnanti, indicando il "Delfino" quale successore diretto per dinastia e diritto di sangue... Qui, molto meno poeticamente, il Re diventa Valvassino, il Vassallo esiliato diventa Re, e tutti i Valvassori si rinnovano, tranne qualche piacevole e giustificata conferma, visto che, soprattutto in una terra "complicata" come la Sicilia, la politica è bene che la facciano i Politici professionisti d'esperienza. Ma l'importante è esserci... che sia Ferragosto o Carnevale, che tu sia Moldavo o Russo, che tu sia Biondo o Bruno, non importa, l'importante è esserci, e su questo devo dire che son d'accordo. La politica è partecipazione, e l'esperienza di chi ha fatto tanta politica non può essere cancellata con un colpo di spugna, anzi può tornar utile, se non altro per prender spunto per sapere cosabisogna o non bisogna fare. Nella speranza che, almeno concettualmente, siano presenti Futuro e Libertà, visto che per un soffio non son riusciti a raggiungere lo sbarramento, nella certezza che il Futuro (tra 10 anni) è giovane ed ha gli occhiali, che la Libertà di essere coerenti con i propri ideali non paga più in questa Società liquida, mutevole e sfuggente, ringrazio tutti i partecipanti alla bagarre, che hanno dato spunti per scrivere con ironia, degni protagonisti di una tenzòne elettorale che rimarrà nella storia come quella della sonora sconfitta del Partito della Pagnotta, senza riferirsi ad uno in particolare, ma pensando a tutti quei nomi che non si vedranno più tra protagonisti della vita politica eoliana. Adesso è il momento di dimostrare con i fatti cosa si ha intezione di fare per questo territorio, martoriato da mire di conquista coloniale, tra SPA ed S.P.A., inutili le prime e pericolose le seconde, in cui bisognerà ridimensionare tutti i progetti perchè siano realmente a misura d'uomo e non d'azienda, magari nemmeno eoliana. Le Eolie devono smettere di prostituirsi, offrendosi come terra vergine di conquista per il primo imprenditore con la smania di investire nel progetto che ha sempre sognato, ma possono riuscire ad essere la terra "eco-sostenibile" che offre il proprio territorio a imprese che hanno intenzione di investire nelle idee degli eoliani per gli eoliani. Iniziare dalle piccole cose, dai servizi essenziali, dal Customer Care... L'invitante prospettiva della pulizia "seria" dei sentieri, bypassando il patto di stabilità e tutte le barriere burocratico-finanziarie con la partecipazione dei privati, certamente ben lieti di poter partecipare finanziariamente al miglioramento delle condizioni dell'isola per lo sviluppo ed il consequenziale aumento dell'affluenza turistico-alberghiera. Lo studio di una portualità "sostenibile" che non punti sulla cementificazione incontrollata, che non riduca i posti barca già esistenti, che non entri in conflitto con le realtà locali già esistenti di cui è "facile" scordarsi, ma che si integri in modo sostenibile in una realtà che, nonostante ciò che non si vuol dire o pensare, ha sviluppato l'attuale grado di turismo alle Eolie. L'immediata costituzione dell'area marina protetta dell'arcipelago delle Eolie, con tutti i vantaggi che ne consegue la sua costituzione, senza la paura di non poter più aumentare la cubatura di quel rudere che è una vita che si deve ristrutturare, o di non poter andare a caccia, o di non poter fare liberamente i c.... propri come al solito. Lo sfruttamento turistico e la diversificazione di una congestionata seconda economia dell'isola, consistente nel settore della pesca marittima, dove lo sfruttamento delle risorse non garantisce il sostentamento per gli operatori del settore, senza che questi mirino ai collaudati settori dell'Ittiturismo e della "seria e reale" Pescaturismo, che sono il motore turistico della parte Sud-Ovest della Sardegna da oltre 10 anni, con risultati ben più che degni di considerazione, unitamente alla realizzazione di "progetti in itinere" che risolverebbero i gravosi problemi economici della categoria. Questo e tanto altro dovrà affrontare il Sindaco... ed ha i mezzi, il tempo, gli uomini e la competenza politica per farlo. Aspettiamo fiduciosi di vedere la nuova classe politica al lavoro per il bene del territorio, del sociale, e comune... non del Comune... il bene comune... quello di tutti... quello per cui sono stati eletti. Mi chiamo Marco... e nonostante il nome e ciò che scrivo non faccio, non ho fatto e non farò mai politica. Ma la politica non è solo quella fatta da chi è stato eletto. La politica è partecipazione sociale alla vita del territorio. E' proporre costruttivamente prospettando soluzioni pronte. E' riunirsi, non più giovani locali e non, per discutere mensilmente di ciò che è successo sull'isola e di ciò che servirebbe alla gente, di ciò che si è sentito per strada, dibattendo e preparando un progetto, con studio di fattibilità e diverse soluzioni da affidare al consigliere di turno che abbia intenzione di appoggiarlo, prendendosene i meriti politici, ma garantendone la realizzazione per la gioia ed il beneficio di tutti. E' sentirsi parte di una comunità e di un territorio, facendo qualcosa di utile ed indelebile per il bene comune. Adesso tocca a voi... In you we Trust!!!

a cura di Peppe Paino