Tagli trasporti, effetti devastanti nelle isole

Tagli trasporti, effetti devastanti nelle isole Riceviamo da Daniele Saltalamacchia e pubblichiamo: Ho letto con particolare attenzione la notizia pubblicata su questo sito web avente quale titolo “Trasporti, l’estate inizia tardi e finisce prima”. Mi sento obbligato, oltre ad essere particolarmente interessato, a chiedere a codesta redazione la gentilezza di pubblicare questo mio punto di vista sulla questione trattata: Le disquisizioni poste in merito al predetto argomento, le trovo assolutamente giuste e ritengo che, oggi più di ieri, c’è la necessità che ai vari enti e soggetti che si stanno più di altri interessando (vds. ANCIM – FEDERALBERGHI delle Eolie – Massimo LO SCHIAVO e forse anche l’attuale Sindaco di Santa Marina Salina), si aggiunga anche tutta la categoria dei commercianti delle sette Isole Eolie, se non anche quella parte (e credo proprio non sia poca) della popolazione che vive grazie all’economia creata dell’indotto turistico. Siamo in un momento storico ove la crisi sta avendo uno sfogo globale e per tale motivo, negli ultimi tempi, chi è deputato a risollevarci da tale situazione di disagio ci ha imposto enormi ed ulteriori sacrifici finanziari. Ma a questo punto sorge d’obbligo una domanda: ma come si possono chiedere sacrifici finanziari e nel contempo si tolgono, a coloro a cui vengono imposti detti sacrifici, anche le uniche possibilità che si hanno per reperire tali risorse? La domanda può sembra banale se non anche ripetitiva, ma credo che non possa non essere formulata considerato che questo nuovo taglio di finanziamenti ridurrà, se non addirittura cancellerà, quei collegamenti marittimi sui quali si auspicava poter contare per produrre un’adeguata quanto necessaria offerta turistica, fruibile da una più ampia clientela. Filicudi come Alicudi e Salina, e con ciò non si vuole dire che le altre quattro sorelle andranno meglio, non potranno, così, avviare quelle politiche commerciali a sostegno dell’economie locali. Ormai da qualche anno le nostre isole (di cui spesso si scorda che fanno parte anche dell’UNESCO) non vengono più frequentate da un turismo che staziona per lungo periodo, ma numerosi sono coloro che giungono alle Eolie e vi soggiornano per non più di una settimana. Il modo migliore per poter continuare ad ottenere la presenza di tali visitatori è offrire loro la possibilità di giungere in questo arcipelago nel più breve tempo possibile; e allora quale mezzo di collegamento oltre l’aereo e poi l’aliscafo/catamarano può essere più veloce e comodo per venire a visitare le Eolie? Cavolo!... Vuoi vedere che forse chi potrebbe rendersi conto che quanto indicato nelle precedente linea possa essere giusto, e quindi evitare enormi disagi economico-sociali, è interessato alle Eolie solo quando si è vicini ad elezioni per la candidatura a poltrone regionali, se non provinciali e magari di governo centrale? Lo scenario che si sta prospettando per l’imminente futuro è a dir poco inquietante. Non credo di esagerare nel dire che si mette in ginocchio l’economia di tante famiglie eoliane. In merito, si possono fare mille esempi ma basti solo pensare a chi ha un ristorante e per mancanza di clienti non assume, o li assume per un periodo brevissimo, camerieri, cuochi, baristi ecc…. E non ci sono solo ristoranti ma alberghi e tutto il settore vitivinicolo che ormai da anni sta portando in tutto il mondo il nome di Salina; chi lavora nel settore del noleggio barche e non ultima la pesca. Retorica ma, senza dubbio, espressione di una realtà che le nostre amministrazioni (Regione – Provincia ed anche Comuni) non hanno, a mio modesto parere, saputo gestire e che dovranno al più breve dare un segno di interesse verso la questione. Oggi leggo testuali parole: ”…ma c’è anche un altro allarme e parte da Santa Marina Salina. Per il momento il primo cittadino, Lo Schiavo, lo accenna soltanto, riservandosi di essere più esplicito prossimamente: “ enti – ha lamentato- si mettono di traverso per la crescita del nostro piccolo comune. E sono enti che dovrebbero fare gli interessi della comunità perché sono pagati dai cittadini”. Pare che la riconferma del Sindaco non sia stata politicamente digerita. A quanto pare, come la netta affermazione di Marco Giorgianni a Lipari. Povere isole: sono nel bel mezzo di una localistica guerra di potere durante la crisi internazionale. Poveri eoliani.””. Bene!... Credo che la locuzione “Poveri eoliani” sia più che giusta perché gli eoliani, se a breve chi di dovere non si sveglia ed inizia a pensare e ad agire a favore della collettività, e non solo per un proprio e singolare tornaconto, dopo questa Estate ormai alle porte, saranno ricchi delle bellezze di queste sette perle ma poveri di ciò che gli permette di vivere con dignità. Daniele Tindaro Saltalamacchia – residente ed abitante dell’isola di Filicudi.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/16/2012

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