Trasporti, che problemi per Filicudi-Alicudi

Trasporti, che problemi per Filicudi-Alicudi Riceviamo dal neopresidente della circoscrizione di Filicudi-Alicudi, Maria Grazia Bonica e pubblichiamo: Non si può non indignarsi, né restare inerti di fronte allo scempio perpetrato ai danni delle nostre già martoriate isole, dalle le maggiori Istituzioni di governo territoriale deputate a tutelarle, difenderle e salvaguardarle. Condivido le preoccupazioni espresse sul vostro sito dal maresciallo Tindaro Saltalamacchia e dal neoconsigliere Dott. Gugliotta di Vento Eoliano. Le condivido in primis, da cittadina eoliana e maggiormente da neopresidente della Circoscrizione di Filicudi e Alicudi che ancora una volta, saranno le due isole particolarmente penalizzate dai nuovi tagli ai trasporti previsti dal governo regionale. Arrivare ad Alicudi e Filicudi è già un salasso economico per i non residenti oltre ad essere un’avventura per tutti i passeggeri indistintamente, quando la biglietteria di Milazzo, in modo ormai sistematico, a ridosso di festività, fine settimana, o altre circostanze di maggior affluenza, un’ora prima della partenza, chiude i battenti provvedendo ad apporre un cartello con scritto sopra che l’unico aliscafo delle 13 e 15 è “completo”, senza avere provveduto a bigliettare un solo passeggero per Alicudi. Una vergogna questa che deve presto finire, perche’ non si possono lasciare sul molo di Milazzo, famiglie con bambini, anziani e turisti che hanno affrontato ore ed ore di viaggio per arrivare in Sicilia, costretti ad andare in albergo ad attendere di essere più “fortunati” il giorno dopo. Tutto questo, mentre lo stesso aliscafo arrivato a Lipari si svuota per continuare la sua corsa verso le due Isole, semivuoto. Mancano fondi certo, ma manca organizzazione, spesso manca anche la cortesia verso i passeggeri, manca la consapevolezza da parte di chi gestisce taluni servizi di trattare “situazioni” attinenti al sacrosanto diritto costituzionale alla mobilità di ogni cittadino; servizi essenziali per gli isolani che pagano le tasse come tutti e vivono su un territorio ancora appartenete allo Stato Italiano. Manca la consapevolezza che ogni servizio oltre ad essere garantito, perché serva veramente alla collettività, deve essere anche razionalizzato. Sulla scorta di tali brevi considerazioni, invito pertanto, anche i Presidenti delle Circoscrizioni delle altre isole minori, a far fronte comune nelle emergenze come questa, ma anche in tutte quelle che si presenteranno e richiederanno l’impegno di tutti noi. Queste isole non possono morire. I nostri figli non dovranno essere costretti a scappare dalla loro terra costretti dal malgoverno di pochi. Occorre lavorare tutti insieme per la crescita e la rinascita delle nostre isole. Filicudi 17.05.2012 Avv. Maria Grazia Bonica

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/17/2012

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