Trasporti, anni di sacrifici al vento

Trasporti, anni di sacrifici al vento Gazzetta del Sud Salvatore Sarpi Lipari- Nelle isole Eolie serpeggia delusione, rabbia ma anche consapevolezza che dall'incontro palermitano sui trasporti marittimi integrativi da e per l'arcipelago non poteva emergere, nonostante le sbandierate promesse dell'assessore Titti Bufardeci (in tempi di campagna elettorale per le Provinciali) nulla di nuovo. Anzi vi è la convinzione che il peggio debba ancora avvenire e potrebbe, stando a quanto trapela, concretizzarsi nell'assenza di un qualsiasi concorrente alla procedura negoziale, prevista per oggi, per l'affidamento delle linee rimaste(2 da Milazzo e 1 da Messina)..«Hanno deciso di dare un colpo mortale non solo al turismo eoliano ma anche al nostro diritto alla mobilità. Se è vero che la Regione ha tagliato i fondi è altrettanto vero che i nostri amministratori stanno dimostrando di non avere alcun peso politico». Una diagnosi diretta quella di Franco Mandarano, operaio specializzato, che sposa in pieno lo stato d'animo degli eoliani. Esterrefatti gli albergatori i quali attraverso la Federalberghi , presieduta da Vito Russo, sottolineano come «attraverso questa incredibile situazione si vanifichino gli sforzi fatti dagli operatori del settore per propagandare in Italia e all'estero le Eolie. Se non saranno trovate tempestive soluzioni il contraccolpo economico e di immagine sarà gravissimo e non potrà non avere ripercussioni sia dal punto di vista occupazionale che dell'ordine pubblico».Su tutte le furie Giovanni Sciacchitano di Filicudi che proprio in questi giorni doveva aprire nell'isola eoliana un bed and breakfast. «Diventa- ha dichiarato- perfettamente inutile investire risorse così come ho fatto io per creare nuovi orizzonti turistici e nuove, seppure limitate, prospettive occupazionali. Il taglio delle corse da e per Palermo, servizio indispensabile per isole remote come Filicudi ed Alicudi, ha già prodotto I suoi effetti e le disdette si susseguono». Torna a lanciare, oltre all'allarme isolamento delle Eolie, l'allarme occupazionale Pino Foti della Filt-Cgil. «Questo continua tira e molla che si trascina da mesi- ha dichiarato- non ha prodotto come era prevedibile nessun fatto concreto se non un vero e proprio attentato all'economia eoliana e , ancora più grave, quello di una grave crisi occupazionale per un centinaio ed oltre di marittimi che non possano contare neanche sulle misure di sostegno del reddito».E mentre comitati, amministratori e politici tentano di spingere il cavallo della protesta sono sempre più in tanti i cittadini che di fronte "ai soprusi della Regione" invitano i quattro sindaci eoliani (Bruno, Lo Schiavo, Longhitano e Podetti) a consegnare la fascia tricolore al prefetto di Messina. Riprendendo e rilanciando una idea che era partita dai sindaci salinari ma che poi, nel giusto tentativo di salvare il salvabile, non ha avuto più seguito. D'altronde, a questo punto, fascia o non fascia, commissario o sindaco che sia, più sfacio di così non è possibile.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 6/26/2008

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