Riceviamo da Aimèe Carmoz e pubblichiamo:
L’ennesimo incendio, a Stromboli. Una immensa sciarpa nera, che va dall’osservatorio San Vincenzo, sede della protezione civile, fino alla Forgia Vecchia, cinge il collo del vecchio Iddu..
I Canadair che dopo quasi due ore di lavoro, si erano allontanati con la notte, sono tornati stamattina, il fuoco tutta la notte ha continuati a distruggere.
In quarant’anni di permanenza qui, ho visto scomparire tutto il bosco verde che c’era. Malinconia ? No. Crepacuore e rabbia.
Con la promozione a riserva, ente gestore forestale, si era accesa un po’ di speranza. Presto svanita.
La facilità dei Canadair (per chi gestisce, e con i soldi altrui) non può sostituire il lavoro umano che sarebbe necessario per un mantenimento del territorio, la creazione di una rete di strisce antifuoco, che bloccando la corsa dell’incendio, permetterebbero anche un rapido accesso alle zone interessate. Senza parlare del lavoro che in quel momento sembri che scarseggia per tanti.
Al fuoco però sembra anche che ci si pensa soltanto quando vi piomba addosso. La prevenzione non entra mai nelle programmazioni ambiziose dei funzionari interessati. Almeno qui da noi.
Vorrei poter fare un semplice calcolo : Quanto costano quattro ore di tre Canadair ? Dieci operai a 1.500 euro al mese, (più contributi), quanto tempo possono lavorare, per solo la metà di questa spesa ?
Inutile. L’allarme è passato. Il fuoco è spento. La montagna ha la sua sciarpa luttuosa. Ci muoveremo al prossimo incendio...
Però, a chi l’ha acceso, quel fuoco, auguro che, se l’inferno esiste ci si arrostisca per l’eternità.
Aimée Carmoz – Stromboli
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/12/2012
dalla nostra Daniela Bruzzone
Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!