Palermo, 26 set. (SICILIAE) - E' stato presentato oggi a Palermo, nella sede dell'assessorato all'Ambiente della Regione siciliana, il convegno internazionale di ingegneria naturalistica per la difesa del suolo e il recupero del territorio, che si terra' nelle giornate del 5, 6 e 7 ottobre prossimi a Sant'Agata di Militello (Messina).
Sono intervenuti alla presentazione i rappresentanti istituzionali degli enti promotori del convegno: l'assessorato Territorio e Ambiente della Regione siciliana, l'Ente Parco dei Nebrodi, l'Universita' di Palermo, l'Associazione italiana per l'ingegneria naturalistica, Federparchi e Snam Rete Gas.
Il convegno ospitera' le testimonianze di qualificati esponenti del mondo accademico e professionale, diversi dei quali provenienti da paesi esteri, su diverse questioni attinenti alla difesa del suolo e agli interventi di recupero e riqualificazione ambientale.
Il convegno, che ha avuto tra l'altro il patrocinio del ministero dell'Ambiente, e' articolato in due giornate seminariali e in una di visita agli interventi di recupero e riqualificazione ambientale realizzati nel territorio del Parco dei Nebrodi.
Il territorio della provincia di Messina (San Fratello, Caronia, Gianpilieri, Barcellona Pozzo di Gotto, eccetera) ha subito negli ultimi anni gravi disastri idrogeologici, parte dei quali potevano essere evitati o ridotti con adeguate opere di ingegneria naturalistica basati sull'uso di specie erbacee e legnose indigene, in possesso di buone caratteristiche biotecniche, in associazione con opere in legname, muretti a secco, gabbionate.
La programmazione di interventi diffusi, attraverso l'applicazione di tecniche di ingegneria naturalistica, e' utile anche per il recupero e la riqualificazione delle aree degradate e il miglioramento della qualita' del paesaggio.
Un esempio concreto, gia' realizzato nel territorio dell'area protetta nebroidea con tecniche di ingegneria naturalistica, e' quello eseguito da Snam Rete Gas in occasione del potenziamento del metanodotto, che ha consentito di assicurare la protezione dall'erosione superficiale, tramite inerbimento, ad una superficie di circa 32 ettari e di rinsaldare una superficie di 18 ettari con la messa a dimora di 22.700 arbusti ed alberi di specie autoctone.
L'intervento, che ha richiesto l'adozione di tecniche all'avanguardia su un ecosistema delicato e complesso, e' raccontato nel volume "Sentieri sostenibili", che attraverso una serie di interviste, testimonianze e approfondimenti illustra l'intero progetto e che verra' presentato nel corso della prima giornata dei lavori. Si tratta di un esempio di confronto e dialogo tra i diversi stakeholder, che ha reso possibile conciliare la realizzazione di un'importante infrastruttura energetica con le esigenze e le istanze dei territori interessati.
Attivita' che dimostra come anche in luoghi sensibili, quale il Parco dei Nebrodi - l'area protetta piu' estesa della Sicilia - possono essere realizzati interventi di riqualificazione e/o recupero ambientale utilizzando tecniche e materiali adeguati.
Per informazioni: www.parcodeinebrodi.it vorl/slau
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/26/2012
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