Tutti vogliono sbarcare Sottomonastero

Tutti vogliono sbarcare Sottomonastero Gazzetta del Sud Salvatore Sarpi Lipari- Trenta lavoratori stagionali, impiegati nelle attività turistico-commerciali di Marina Corta, potrebbero concludere anzitempo la stagione lavorativa. Lo faranno presente oggi al sindaco Mariano Bruno gli imprenditori della zona costretti a fare i conti, oltre che con un calo del movimento turistico quantificabile intorno al 40%, con l'assoluto mancato rispetto dell'ordinanza del Circomare Lipari che individua nel porto di Marina Corta il sito per lo sbarco dei turisti "pendolari" dai barconi provenienti dalla costa. Un "pannicello caldo" per una zona già espropriata dell'approdo degli aliscafi che, comunque, in attesa di tempi migliori, avrebbe quantomeno consentito di fare fronte alle spese gestionali e garantire i livelli occupazionali estivi. "Speranza" naufragata poiché con un escamotage i barconi saltano Marina Corta affossando non solo le aspettative degli operatori ma creando problemi di ordine pubblico e rischi per la pubblica incolumità a Sottomonastero dove si "auto-dirottano". Una situazione insostenibile che ha aperto, di fatto, un duro "faccia a faccia" tra il sindaco Mariano Bruno e il comandante del Circomare Luca Politi. In una nota il sindaco ha evidenziato come «nonostante il Comune abbia posto in capo a se stesso ogni e qualsiasi responsabilità, i barconi continuino ad attraccare in località Sottomonastero. Il perdurare di tale stato di cose crea pericolose situazioni relativamente alla viabilità pedonale e veicolare, in quanto tutti i mezzi di linea, le navi adibite al trasporto dei rifiuti, i mezzi delle forze dell'ordine, i barconi, convergono nella medesima area, con il rischio che gli autoveicoli interessati allo sbarco e all'imbarco, con l'esiguo spazio a disposizione, finiscono per intercettarsi con i pedoni». Il sindaco, definendo «fuorviante il rifiuto dei barconi turistici di attraccare a Marina Corta per la presenza di alcuni scogli che esistevano anche negli scorsi anni e in presenza dei quali, senza altre alternative, i barconi attraccavano», evidenzia come oggi siano i vettori e «non le autorità che ben conoscono le problematiche anche di ordine pubblico a decidere». Rivolgendosi al comandante Politi il sindaco di Lipari lo invita «a voler indicare quale unico scalo per i barconi turistici Marina Corta. Ove persistesse tale situazione, le possiamo assicurare che faremo volentieri a meno di tale tipo di turismo. Non vogliamo diventare la bolgia delle Eolie e, per di più, non avere neanche la possibilità di indicare il luogo di sbarco. Una situazione incandescente alla quale va ad aggiungersi un'ultima (in ordine di tempo) "perla" che non può non costituire un "campanello d'allarme" per i recenti ritrovamenti archeologici di Sottomonastero. Uno di questi barconi ieri mattina, dopo aver sbarcato i turisti al molo, ha completato l'operazione di recupero dell'ancora trascinandosi sin dentro lo spazio dell'area archeologica sottomarina delimitata con le boe. Nell'operazione una delle due boe è "scomparsa". Un episodio che desta preoccupazione anche perchè (come è risaputo i reperti si trovano ad una profondità minima) continuando così le cose il rischio che si danneggi il sito è più che reale». Sul posto vi erano una motovedetta dei carabinieri e il gommone del Circomare che hanno effettuato verifiche e mosso, ci auguriamo, le relative contestazioni.

, a cura di Peppe Paino