Riceviamo da Bartolo Pavone e pubblichiamo:
Nella Gazzetta ufficiale n. 30 del 5 febbraio 2013 sono state pubblicate le nuove indicazioni nazionali per il curricolum della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d’istruzione (D.M. n. 254 del 16 novembre 2012).
Le indicazioni stabiliscono conoscenze, abilità e competenze che gli
studenti devono acquisire a conclusione della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Così la scuola di base italiana - statale e paritaria - dispone finalmente di un documento unico che consente a tutte le comunità scolastiche di
organizzare le attività educative e didattiche per conseguire l'insieme delle competenze fondamentali.
Il decreto prevede anche la costituzione di un Comitato scientifico
nazionale per l'attuazione delle indicazioni nazionali e il miglioramento
continuo dell'insegnamento. Il Comitato sarà incaricato di indirizzare,
sostenere e valorizzare le iniziative di formazione e di ricerca in modo
da aumentare l'efficacia dell'insegnamento secondo gli obiettivi previsti dalle indicazioni e nel costante rapporto con le scuole e le loro esperienze. Nello specifico, l'Art 1 comma 2 stabilisce:
Dall’A.S. 2012/2013, le scuole dell’infanzia e del primo ciclo
(primaria + media un grado) d’istruzione procedono all’elaborazione
dell’offerta formativa avendo a riferimento in prima attuazione e con
gradualità, le Indicazioni Nazionali contenute nel documento allegato, che è parte integrante del decreto.
Il comma tre dello stesso art uno stabilisce: limitatamente all’A.
S.2012/2013, i collegi dei docenti utilizzeranno le parti delle predette
indicazioni compatibili e coerenti con il piano dell’offerta formativa
adottato, le esperienze maturate nell’ambito della situazione
scolastica, le esigenze del territorio e le condizioni di fattibilità in
cui la singola scuola opera. In merito a queste nuove disposizioni e
indicazioni nazionali e alla luce dell’istituzione a breve di un tavolo
provinciale stabilito nelle priorità assessoriali di questa regione in
materia scolastica, sono convinto che il piano di dimensionamento proposto dall’Assessorato P.I. regione Sicilia, nel proseguimento dovrà essere ritoccato perché molte scuole della Sicilia non sono a norma con il miglioramento continuo dell’insegnamento.
Ad esempio, il plesso di Lipari centro, incompleto di scuola media, grosso handicap per acquisire conoscenze, abilità e competenze a conclusione del percorso infanzia-scuola primaria- media di primo grado.
In fede Bartolo Pavone
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/3/2013
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