Spostato l'approdo delle navi porta rifiuti

Spostato l'approdo delle navi porta rifiuti Gazzetta del sud Milazzo- Rifiuti delle Eolie: si apre uno spiraglio. Nella giornata di ieri infatti la nave carica di immondizia proveniente dall'arcipelago non ha attraccato nella solita (contestata) banchina, bensì nello specchio d'acqua antistante via Tonnara, fuori dal centro cittadino vero e proprio, così come aveva chiesto il sindaco Italiano che aveva già fatto redigere l'ordinanza urgente per impedire l'uscita dei mezzi dalla via dei Mille. Il primo cittadino aveva già informato il prefetto della nuova emergenza che interessava la città e il dottor Alecci è prontamente intervenuto con l'Autorità portuale e la Capitaneria di porto per cercare di trovare una soluzione in grado di contemperare le esigenze dei comuni eoliani – che secondo precise disposizioni, ricordate ieri dal sindaco di Lipari Mariano Bruno – non può conferire i rifiuti nell'arcipelago – e quelli sanitari legati all'espletamento di questo servizio.«Comprendo i problemi di Milazzo – ha aggiunto il sindaco Bruno – ma l'ordinanza che abbiamo parla chiaro e dobbiamo conferire sulla terraferma. Ho già espresso per iscritto al collega di Milazzo la disponibilità a collaborare per trovare assieme una soluzione che non tocca però al sottoscritto». Da parte sua il primo cittadino mamertino ieri ha espresso soddisfazione per il nuovo attracco, auspicando che l'Autorità portuale, «che sino ad ora – ha specificato – ha fatto solo chiacchiere al riguardo, si attivi per attrezzare l'area lontana dal centro abitato, per far sì che lo smaltimento dei rifiuti possa avvenire nel pieno rispetto delle normative vigenti e senza disagi per la collettività milazzese. Resteremo vigili per vedere che quanto accaduto non sia un fatto isolato e saremo pronti ad intervenire qualora dovesse modificarsi il nuovo approdo». Sin qui il sindaco. È chiaro che il problema non può considerarsi risolto sino a quando la nuova area non sarà adeguatamente sistemata e per questo occorrerà giungere ad una intesa con l'Autorità portuale. «Milazzo non intende rinunciare alla sua prevalente vocazione turistica – ha insistito Italiano – e nessuno ci farà cambiare idea». E Italiano va oltre e lancia quella che a prima vista può apparire come una boutade. Prendendo spunto dal via libera della Camera all'ordine del giorno presentato dal Movimento per l'Autonomia nel corso dell'esame della manovra economica relativa al ripristino delle risorse destinate al Mezzogiorno e utilizzate per coprire l'abolizione dell'Ici, che prevede l'apertura di case da gioco al Sud ed in particolare per quello di Taormina, Italiano lancia una sua richiesta: l'autorizzazione din una casa da gioco nella città del capo. «Ricordo che spesso in determinate circostanze questa idea è stata lanciata – afferma il primo cittadino –, adesso ritengo che ci sono le possibilità per la realizzazione di un casinò a Milazzo ed in tal senso l'Amministrazione potrebbe mettere a disposizione i locali, individuati in villa Vaccarino, considerato lo spostamento degli uffici giudiziari nello stabile della vecchia stazione ferroviaria di piazza Marconi. L'apertura di una casa da gioco – prosegue Italiano – darebbe a questa città, porta naturale delle Eolie, l'opportunità di incrementare il turismo e creare nuovi posti di lavoro. So bene che dovremmo presentare domanda al ministero dell'Interno che dovrà rilasciare l'autorizzazione».

, a cura di Peppe Paino