Elettricità "nazionale" anche nelle isole minori

ilsole24ore.com E' un salasso aggiuntivo da 100 milioni l'anno sulle bollette elettriche di tutti gli italiani. Che si aggiunge al ben più consistente prelievo da 10 miliardi dovuto al finanziamento delle energie rinnovabili. Ma ha, se non altro, un pregio: potrebbe essere eliminato nell'arco di qualche anno. Grazie alla scomparsa della sua ragion d'essere: il finanziamento dei carissimi, e molto spreconi, generatori autonomi delle isole minori. Ci si sta dando da fare. E il 7 giugno prossimo si terrà a battesimo la soluzione, o almeno l'inizio della soluzione, per uno dei fenomeni più eclatanti: l'elettricità autonoma dell'isola di Capri, prodotta con il fracasso e con l'inquinamento della vecchia, assai contestata ma finora indispensabile, centrale di Marina Grande. Via, tra una decina di giorni, al primo dei due cavi sottomarini allestiti da Terna che integreranno completamente l'isola con il sistema elettrico italiano. Anche se la vecchia centrale, seppur risanata e modernizzata, rimarrà a sonnecchiare in attesa che entrambi i cavi siano pienamente operativi con la possibilità di fare l'uno da riserva dell'altro. Il gioco delle compensazioni Un bel passo avanti in un panorama di isolamento elettrico che coinvolge una dozzina di piccole isole, da Ustica alle Tremiti, dalle Egadi alle Pelagie, fino alle Pontine e all'arcipelago toscano (Elba esclusa). Circa 47.000 residenti che pagano l'elettricità esattamente come gli altri cittadini italiani, grazie ad un rimborso della differenza a favore dei gestori elettrici con una differenza a carico di tutti. Residenti isolani che oltretutto consumano mediamente di più proprio perché utilizzano l'elettricità anche per supplire alla difficoltà di approvvigionarsi di gasolio o di gas per i consumi personali. Ed ecco la "tassa-isole" sulle bollette, valutata appunto un centinaio di milioni l'anno, trova concretezza fin dal dopoguerra con un'addizionale tariffaria, la UC4, che potrebbe fortunatamente avviarsi ad una progressiva scomparsa. Il cavo di Capri verrà celebrato in onore dell'importanza e del nome della prestigiosa isola. Ma i segnali della svolta stanno maturando da qualche tempo. Nelle Eolie, a Ginostra, pulsa dal 2004 un piccolo impianto fotovoltaico da 100 chilowatt capace di soddisfare una parte consistente dei bisogni locali, mentre il nuovo grande scalatore di Lipari da 450 metri cubi di acqua all'ora sarà parzialmente alimentato da un campo fotovoltaico da 1,2 MW. E i pannelli solari stanno per essere installati anche a Favignana, nelle Egadi, grazie al finanziamento da 1.250 milioni erogato dal ministero dell'ambiente.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/27/2013

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