Aliscafi in ritardo? Capri invoca il rimborso

Aliscafi in ritardo? Capri invoca il rimborso Isole minori alle prese con i problemi di sempre. Ecco cosa si propone a Capri per far fronte ai continui ritardi nelle partenze dei mezzi veloci. Un suggerimento di cui si potrebbe far tesoro anche alle Eolie, l’arcipelago dei proclami, dove i ritardi e i disservizi sono all’ordine del giorno. A seguire un pezzo sulla riduzione delle corse da parte della Snav CAPRI — «Aliscafi in ritardo? Vogliamo il rimborso come si fa per i treni». Scende nuovamente in campo il presidente di Federalberghi Capri, Sergio Gargiulo, che annuncia una nuova battaglia nei confronti delle compagnie di navigazione private che servono l'isola azzurra. Al centro della polemica, questa volta, i troppi ritardi delle partenze dei collegamenti marittimi veloci. Con una lettera indirizzata al ministero dei Trasporti, all'assessore regionale ai trasporti, Ennio Cascetta, ai sindaci isolani Ciro Lembo e Mario Staiano, nonché alle capitanerie di porto di Capri e Napoli, Gargiulo ha sottolineato che «più volte nel corso delle ultime settimane sono stati segnalati ritardi e disservizi nei collegamenti marittimi, in particolare di quelle delle unità veloci». Da qui, l'idea che le compagnie marittime offrano un rimborso ai passeggeri in caso di ritardo. «Ci pare opportuno ed anzi doveroso — scrive il leader dell'associazione degli albergatori capresi — formulare una proposta che possa mitigare, per l'elementare concetto di giustizia che essa contiene, il danno all'utente, perlomeno sotto il profilo economico». «Per analogia con altri mezzi di trasporto che rimborsano i supplementi per i servizi più veloci, ad esempio i treni rapidi — continua Gargiulo — sarebbe logico che le società titolari delle unità veloci che non coprissero la tratta nei tempi stabiliti e annunciati dalle pubblicità, rimborsassero la differenza di biglietto tra aliscafi e traghetti. Si potrebbe derogare solo in presenza di certificate condizioni meteo avverse ». Un atto questo, secondo il presidente della Federalberghi Capri, necessario per imporre il diritto di giustizia ed equità e che eviterebbe i «consueti ritardi annunciati, dovuti a partenze posticipate o ad altri calcoli estranei alle logiche di un pubblico servizio corretto». E a dare man forte al presidente Gargiulo, arriva il parere dell'assessore al turismo della Città di Capri. «Offro tutto il mio appoggio, il mio sostegno e la mia solidarietà al leader dell'associazione degli albergatori isolani ed alla sua iniziativa — ha dichiarato Salvatore Ciuccio — il rimborso, da parte delle compagnie di navigazione, sarebbe un indice di trasparenza e di civiltà, oltre che di buona gestione ». «Sono d'accordo con la proposta del presidente Gargiulo — afferma il sindaco di Anacapri, Mario Staiano — ma il problema non riguarda solo i ritardi delle corse degli aliscafi, bensì tutto il comparto dei trasporti marittimi. Bisogna rivedere tutto e ripartire da zero». Claudia Catuogno Ischia- La Snav riduce progressivamente le corse degli aliscafi che collegano Mergellina alle isole del Golfo, e i commercianti locali protestano per una scelta che non esitano a definire suicida. In una lettera aperta inviata agli assessori regionali del Turismo e dei Trasporti, Claudio Velardi ed Ennio Cascetta, al sindaco Rosa Russo Iervolino e al presidente della Municipalità Chiaia, Fabio Chiosi, l'associazione presieduta da Roberto Marinelli, denuncia una strategia commerciale arrogante e miope. "Ormai - spiega Marinelli - i trasporti nel Golfo sono controllati da un cartello. La situazione di monopolio in cui agisce il consorzio marittimo fà sì che si facciano scelte di questo tipo senza dover rendere conto a nessuno. E infischiandosene di chi ha investito in questa zona fiducioso nelle possibilità di sviluppo offerte dai collegamenti con le isole. Qual è la ratio di questa scelta? Rientra nella politica regionale dei trasporti o ubbidisce soltanto alle convenienze aziendali della Snav?". Interpellata, la Snav risponde tuttavia che non c'è alcuna intenzione di penalizzare lo scalo di Mergellina. "Sono state soltanto ridotte alcune corse per Ischia e Procida a causa dei costi ormai proibitivi del carburante". Per Alfonso Bernardini, presidente della sezione di An di Chiaia e dirigente nazionale di Alleanza Nazionale "siamo di fronte all'ennesimo problema creato dalla cattiva amministrazione di Napoli e della Campania, Sono più di quarant'anni che il porticciolo di Mergellina è meta di turisti e villeggianti di ritorno dalle isole o in attesa di imbarcarsi. Questo movimento ha creato un indotto che, negli anni, si è andato sviluppando raggiungendo punte d'eccellenza per la quantità e qualità dei servizi. Insomma un porto dove prima c'erano solo pescatori è diventato un'industria del settore turistico. Ora si rischia di creare un'emergenza che mette a repentaglio decine di posti di lavoro, gettando all'aria i sacrifici di chi negli anni aveva investito sulla zona".

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 8/7/2008

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