" Le feste dell'illegalità igienica e fiscale" (2)

" Le feste dell'illegalità igienica e fiscale" (2) SEGUE Avevamo pensato di chiudere per tre giorni le attività commerciali di tutta la via per protesta. Ma poi abbiamo pensato che non se ne sarebbe accorto nessuno, della sommossa, visto che nessun politico viene a godere della "festa". Hanno ragione, perchè rischiare qualche infezione? Loro, i politici, preferiscono le vie del centro... Ho scattato qualche foto per dare l'idea di cosa accade a Kabul di Lipari a chi non avesse avuto la possibilità di godere dal vivo dello spettacolo e per i nostri amministratori che non sono venuti a comprare, perchè hanno già tanti souvenir del tipico artigianato cinese e marocchino (sempre in fotografia). Fare solo critica senza proposte è una cosa odiosa quindi mi sento di suggerire una soluzione in 6 mosse, mettendomi a disposizione per procurare i contati: 1) un'esposizione di artigianato siciliano (che si sta perdendo), venditori di piantine grasse, produttori di ceramica ed antiquari, produttori vinicoli e di alimentari da tutta la regione (formaggi, salumi, miele etc.), uno o due venditori di "Calie" e zucchero a velo e mille altre idee da sviluppare. 2) Gli ambulanti di questi giorni potrebbero sostare al Mega-parcheggio, se ne avranno voglia. 3) Realizzare degli stands d'affittare agli espositori uguali per tutti, costruiti in economia, da sfruttare per diversi anni ed in stile eoliano (tettoia di canne su foglio di policarbonato, pulera bianche realizzate con tubi di plastica verniciati etc.). 4) Una convenzione per gli espositori presso le strutture alberghiere ed i residance dell'Isola in modo da non farli dormire per strada e/o in tenda. 5) Noleggio di due-tre bagni chimici, una doccia a gettoni, un servizio di sicurezza notturno, per permettere il riposo degli espositori. 6) Viabilità libera durante il giorno con isola pedonale dalle 18 in poi. Troppo complicato? Ma mi faccia il piacere! Da Kabul di Marina Lunga è tutto. Intervento di Michele Giacomantonio La nota non è stata presentata come una lettera all’Amministrazione ma ho pensato che fosse giusto inserire questo intervento del dott. Danilo Conti nella rubrica “Voi chiedete. L’Amministrazione risponde”, per l’importanza dell’argomento. Anche se molte osservazioni le trovo condivisibili penso che bisogna evitare di cadere nel tranello che “L’isola del vicino è sempre più verde”. Praticamente tutti i bancarellisti presenti a Marina Lunga provenivano da S. Marina Salina ed avevano partecipato alla festa patronale di quella cittadina. Inoltre non mi sembra che si possa dire che mentre l’estate salinara e qualificata da eventi di qualità quella di Lipari è tutta di feste patronali. Certo Lipari ha tante contrade con le loro tradizioni e quindi le feste patronali sono tante ma non mancano certo le manifestazioni qualificate come, ad esempio, le serate sulle donne organizzate dal nostro assessorato alla Cultura che si stanno svolgendo in questi giorni fra Marina corta ed il Castello. Inoltre anche Lipari ha avuto la manifestazione Isola slow e per il 23-24 agosto si sta cercando di organizzare con l’associazione di volontariato SicilyAmo della mostra d’arte, artigianato ed enogastronomia chiamata “Saperi e Sapori” che si vorrebbe tenere a Marina Lunga e che speriamo faccia dimenticare i problemi procurati dalle bancarelle della festa di Porto Salvo, ecc. ecc. La scommessa non è manifestazioni prestigiose contro le tradizionali feste paesane e patronali ma di farle convivere entrambe magari riqualificando le seconde. E in questa direzione sta operando l’amministrazione anche cercando di promuovere dei “grandi eventi” speriamo non meno prestigiosi di quelli di Salina. D’altronde Lipari deve recuperare anche su questo terreno dieci anni di black-out. Quanto alle sue proposte finali, come lei sa sono anni che ormai si cerca di dirottare sul megaparcheggio la maggior parte delle bancarelle che per le feste arrivano a Lipari. Quest’anno ha giocato un po’ di improvvisazione perché la Parrocchia aveva annunziato che voleva che le manifestazioni fossero quelle religiose senza concerti e bombe anche per rispetto alla crisi che travaglia tante famiglie e quindi il comitato tradizionale non si era mobilitato. Poi ha finito per prevalere, all’ultimo momento, la tradizione anche perché l’Amministrazione – all’oscuro della decisione della Parrocchia - aveva inserito la manifestazione nel suo programma e non si è riusciti ad ovviare a molti inconvenienti. Ma comunque, al di là del megaparcheggio che sta subendo un momento di cambio di gestione, praticamente tutti i suggerimenti mi sembrano di buon senso e credo che l’Amministrazione e l’assessore competente ne terranno conto. E, per quanto riguarda Lipari, a iniziare proprio dalla festa di San Bartolo.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 7/25/2013

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