Vulcano- Bizzarra forma di protesta, o meglio, singolare avviso pubblico, di una commerciante di Vulcano ai turisti in transito. Giuseppina Mavilia, stanca delle continue domande e richieste di informazioni avanzate da chi é appena sbarcato sull'isola e non ha cognizione dell'offerta dei servizi locali, non ha esitato a imbrattare la bella facciata del suo negozio di oggettistica e abbigliamento per rendere platealmente noto che " a tutte le domande rispondiamo: salendo a destra, scendendo a sinistra". Le domande più frequenti ? Come riportato nel "murales" vengono fatte per conoscere l'ubicazione delle agenzie Ustica Lines e Siremar, del tabaccaio o delle docce. Ed ancora, si va dalla ricerca di una banca e del bancomat alla buca delle lettere e al supermercato fino alla classica " Scusi, dov'è il bagno pubblico?". Ecco, quindi, che la commerciante, continuamente disturbata, non potendone più ha cercato di indirizzare i turisti verso un altro " ufficio informazioni". Perchè " guardi, non ci può credere"- dichiara la signora Mavilia- " ma mi vengono a chiedere anche le cose più assurde tipo se vendo occhiali, mutandine, calze. Per cui quando é troppo é troppo ! ". Per tutte le informazioni, oltre al passaparola o al " fai da te" sull'isola c'è ,comunque, aperto l'ufficio dell'ex azienda autonoma di soggiorno e turismo con l'impiegato sempre pronto a fare il possibile. Su una delle domande più frequenti, relativa ai bagni pubblici, c'è in ogni caso da fare una riflessione. A Vulcano così come in ogni altra isola non esistono e i turisti sono costretti, più dalla buona educazione che da altro, a consumare quantomeno il classico caffè nei bar, per poter trovar sollievo. Ma la beffa in questo caso é proprio dietro l'angolo. Una volta entrati per emergenza nei wc, trovano i water o senz'acqua o sporchi o otturati e devono scappare via. Eppure quel manufatto al porto, che negli anni 90 doveva diventare una stazione marittima e con il primo piano, oggi, coperto da teloni pubblicitari dell'Ingv, per l'estate, visto l'immancabile problema, poteva essere prestato a bagno pubblico. Un bagno chimico costa solo 6 mila euro.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 8/13/2008
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