Gamberetti di nassa leggermente marinati (con olio, limone e mentuccia rigorosamente tutto a crudo), un aguglia al sale all’erba cipollina, involtini di pesce spada affumicato con all’interno fichi freschi, insalata di polipo con pesche e melone, spaghetti al nero di seppia e calamari, un pauro in crosta di sale con pomodorini e capperi, il tutto accompagnato inizialmente da uno champagne rosé e poi da un ottimo Chardonnay bianco siciliano. Una cena semplice, con ingredienti di prima qualità e attenzione alle piccole cose (quelle che fanno poi la differenza) per l’ex primo ministro inglese Tony Blair in vacanza alle Eolie con moglie, figli e amici.
“Quando è entrato in sala, è calato un gran silenzio, tra lo stupore dei numerosi clienti che sono stati colti di sorpresa”, ci racconta Antonio Bernardi, responsabile di sala del ristorante “Filippino”, storico locale in cui Tony Blair ha cenato, nella piazza del Municipio, a pochi passi dal tipico castello neolitico che ospita il Museo Eoliano. Una tappa obbligata per chi vuole conoscere, scoprire e riscoprire il profumo e il sapore di certi cibi unici, un luogo che in passato ha già visto tra i suoi clienti Oscar Luigi Scalfaro e Renato Schifani solo per citarne alcuni. Blair si è dimostrato affascinato e conquistato dalle bellezze delle isole Eolie, in cui rimarrà per una settimana circa. Ha chiesto ad Antonio Bernardi da quanto tempo lavorasse lì, se era contento del suo mestiere, è rimasto colpito dal fatto che si tratta della quarta generazione in cui il ristorante è gestito dalla famiglia di Antonio (lo chef è il cugino Filippo Bernardi).
Già qualche ora prima, all’incontro con il sindaco di Lipari Marco Giorgianni, davanti al tramonto di Acquacalda, si era dichiarato entusiasta delle bellezze eoliane, dalla loro cultura, dai colori e ineguagliabili sapori.
Alessandra Leone
Data notizia: 8/19/2014
dalla nostra Daniela Bruzzone
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