Panarea Underwater

Si è conclusa pochi giorni fa l’impresa che ha concesso ad un équipe di archeologi e scienziati di andare alla scoperta dei relitti romani custoditi nei fondali dell’isola di Panarea. Durante le indagini sono state scattate più di 500 fotografie ad alta risoluzione per ogni relitto che hanno permesso la realizzazione di un fotomosaico 2D e una fotogrammetria in 3D. Oggetto della spedizione: una nave romana risalente al I secolo d.C., a bordo della quale si trova un carico formato da circa un centinaio di anfore, un tempo adibite al trasporto di garum, grano e frutta secca. La scoperta dei relitti, e l’attuazione del progetto, è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra la società statunitense Aurora Trust, e la Soprintendenza del Mare di Palermo. Per la realizzazione delle esplorazioni marine, fondamentale è stato il contributo della SubSea Explorers, società di spedizioni marine, e della U-Boat Worx, azienda olandese produttrice di sommergibili. Le attività si sono svolte a bordo della nave olandese “Alk” che al suo interno ha ospitato i laboratori tecnico scientifici e la stazione base del sommergibile Explorer 3. Il C-Explorer 3 è un sottomarino di lusso con aria condizionata. Il programma ha avuto inizio il 20 Giugno 2015 e si è suddiviso in circa otto missioni di una settimana. Le operazioni sono state rese possibili grazie alla collaborazione del Comandante Paolo Margadonna dell’Ufficio Circondariale Marittimo della Guardia Costiera di Lipari.

di Caterina Saltalamacchia

Data notizia: 7/8/2015