Le Isole Eolie sono avvolte e circondate da una natura splendida, che presenta rarità preziose appartenenti al regno vegetale. Un incontro perfetto tra clima caldo, ma temperato, e una non troppo scarsa piovosità rende possibile, e abbondante, la presenza di diverse specie di piante medicinali. È naturale trovare, tra la vegetazione spontanea che cresce sulle Isole, diverse qualità di ginestra, arbusto dagli steli lisci e flessuosi e dai fiori gialli e profumati. Secondo la medicina popolare siciliana, la lisciva della cenere di ginestra veniva utilizzata per fare bagni a mani e piedi contro i geloni e le tumefazioni, la cui causa si pensava fosse un arresto di sangue. Un’altra pianta tipica Eoliana è il Capparis Spinosa, più comunemente conosciuto come cappero. Caratterizzato da morbidi rami che si diramano a raggiera da un unico ceppo di arbusto, il cappero è originario del bacino del Mediterraneo e dell’Oriente. Molti pensano, erroneamente, che il cappero sia il frutto della pianta ma, in realtà, è il bocciolo del fiore: il vero frutto è una bacca ovale chiamata, in dialetto, cucunciu. I cucunci sono la causa dello spuntare di cespugli incredibili nei luoghi più impensati: quando la bacca è matura e inizia ad aprirsi, le lucertole si avvicinano per cibarsi del liquido in cui sono immersi i semi del cappero; questi ultimi restano attaccati al corpo dell’animale che, tornando al suo nido nelle crepe dei muri, inconsapevolmente vi depone i semi del cappero. Il Capparis Spinosa, secondo l’uso popolare, era l’attenuatore per una malattia, molto diffusa in passato, che comportava la presenza di febbre alternante e formicolio alla milza. Per preparare la cura…
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di Francesca Zampaglione
Data notizia: 11/24/2015
dalla nostra Daniela Bruzzone
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