Bollette Eas salate perché gonfiate dall’aria presente nelle condotte delle rete idrica. Lo hanno stabilito due periti, esattamente due ingegneri, incaricati dal giudice del tribunale civile di Lipari, Roberto Gurini per chiarire i contrasti sorti tra l’Eas e un gruppo di utenti stanchi di vedersi recapitare richieste di pagamento anche per alcune migliaia di euro. E’ il caso, ad esempio, di una donna che vive da sola e che ha citato in giudizio l’Eas contestando una prima bolletta nel 2000. Ma che successivamente si è vista recapitare una bolletta per un importo di quasi 5 mila euro. L’ing. Silvestro Biondo ha accertato con delle misurazioni differenziate alla rete idrica , durate otto mesi, dal 9 febbraio al 9 ottobre del 2006, che su un consumo totale di acqua di 162 metri cubi registrato dal contatore ufficiale installato dall’Eas , quello del perito ma con tanto di valvola di sfiato, ne misurava appena 108. Ben 54 metri cubi, in meno dunque. Per la ricorrente il 33% in più di costo rispetto al dovuto. L’ing. Filippo Imbesi , con un altra perizia, si è invece occupato dei controlli per un secondo ricorso presentato da una famiglia , accertando che la richiesta di pagamento pervenuta sempre a causa della presenza d’aria nelle condotte è stata gonfiata del 40%. I periti nelle loro relazioni hanno, di conseguenza , evidenziato che l’aria condiziona sensibilmente il funzionamento del contatore dell’acqua . Un fenomeno causato secondo i periti dalle interruzioni dell’erogazione dell’acqua e dai continui rifornimenti della navi cisterna, che si verifica soprattutto d’estate, quando maggiore è la necessità di ricorrere proprio ai rifornimenti delle navi.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 7/20/2007
dalla nostra Daniela Bruzzone
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