Gazzetta del Sud
Michele Cimino
Palermo -Sono 192 i comuni che rischiano di non potersi più avvalere dello status di "città a prevalente economia turistica e d'arte", con i conseguenti privilegi di legge, se entro il 31 dicembre non avranno trasmesso all'assessorato regionale alla Cooperazione e il Commercio la documentazione prevista dal regolamento entrato in vigore il 24 gennaio scorso ed al quale tutti i 206 comuni che già godevano di tale regime dovranno attenersi. Prima, infatti, a partire dal 1999, bastava che il sindaco del comune interessato presentasse una semplice richiesta all'assessorato regionale per la Cooperazione e il Commercio e automaticamente, quasi un atto dovuto, otteneva l'autorizzazione per consentire agli esercizi commerciale le deroghe sugli orari di apertura e chiusura. E quasi il 60 per cento, 206 su 390, dei comuni aveva ottenuta la certificazione di comune a prevalente economia turistica e città d'arte.Per mantenere tale status, poi, bastava inviare all'assessorato competente, ogni due anni, una relazione sull'attività svolta. A tale sistema, però, col regolamento del 24 gennaio scorso, è stato posto un limite e per ottenere il riconoscimento ufficiale, bisogna dimostrare che il comune che ne fa richiesta possiede veramente i titoli necessari. «Non c'era nulla di scritto – ha spiegato il dirigente del servizio Commercio dell'assessorato regionale alla Cooperazione, dott. Leonardo Pipitone – per cui si è deciso di stabilire delle regole. I criteri sono diventati più restrittivi e la nuova procedura prevede alcuni accorgimenti che i comuni dovranno adottare».A stabilire a quali comuni dovrà essere riconosciuto lo status richiesto provvede l'Osservatorio regionale per il commercio che, dopo aver analizzato la documentazione prodotta, trasmette il parere all'assessore competente che emanato il relativo decreto, dispone la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. A tali adempimenti hanno già provveduto, ottenendo il riconoscimento dello stato giuridico di comune a prevalente economia turistica e città d'arte, Mandanici, Mistretta, Tortorici in provincia di Messina, Ispica e Vittoria in provincia di Ragusa, Avola, Palazzolo Acreide e Sortino in provincia di Siracusa e Partanna in provincia di Trapani. All'esame dell'Osservatorio regionale per il commercio, inoltre, vi sono le pratiche dei comuni di Burgio , Agira , Balestrate, Calatafimi e Solarino .
«L'aver individuato e riconosciuto come turistici quei comuni che realmente lo sono – ha commentato l'assessore alla Cooperazione e Commercio Roberto Di Mauro – ci consentira di escludere da questa classificazione quelli che di visitatori ne avevano poco o niente».Ma se entro il 31 dicembre prossimo, quanti già godevano di tale status non avranno trasmesso all'Osservatorio regionale del Commercio la documentazione richiesta, lo perderanno. Quindi, dovranno presentare una nuova richiesta che, con la relativa documentazione, dovrà prima essere approvata dal proprio consiglio comunale e dal consiglio provinciale.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/26/2008
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