(ASCA) – Palermo- L'assessore alla Sanita' della Regione sicilia, Massimo Russo, ha fatto proprio l'appello della Cisl. E ha illustrato le linee della propria strategia centrata sulla ''medicina del territorio'' e sulla ''responsabilita' del rinnovamento'', affermando che ''e' una cosa folle avere, complessivamente, 29 aziende sanitarie. Penso a un modello in cui si integrino nove Asl, due grandi ospedali di rilievo nazionale e di alta specializzazione. E tre policlinici per l'alta formazione'', e penso anche a un ''ritorno al medico di famiglia''. ''E' nostra opinione - riprende il documento della Cisl - che il piano di rimodulazione della rete ospedaliera e territoriale non possa prescindere dal decollo di un'ampia rete di assistenza nel territorio, sinora mortificata dalle scadenti dinamiche gestionali espresse dai direttori generali''. E a proposito dei manager della sanita', la Cisl chiede che siano svolte ''verifiche intermedie sugli obiettivi assegnati, con decadenza ed esclusione dall'albo regionale in caso di risultato negativo''. Tra le altre proposte del sindacato, il mantenimento dei presidi sanitari nei luoghi di particolare ''disagio geografico'': dalle isole minori alle aree montane. E il potenziamento dei servizi di riabilitazione e medicina veterinaria.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 10/3/2008
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