Via libera ai campi da golf in riva al mare

Gazzetta del Sud Michele Cimino Palermo- Approvati dall'Ars gli articoli del disegno di legge che disciplina la costruzione dei campi da golf in Sicilia. Per ben tre volte, nella passata legislatura, questo disegno di legge era approdato in aula ed era stato subito rinviato in commissione. «L'approvazione dell'articolato del disegno di legge che regolamenta la realizzazione di nuovi impianti per il gioco del golf – ha commentato ieri l'on. Giulia Adamo, che nella scorsa legislatura, nella qualità di presidente della commissione Territorio e Ambiente, si era impegnata, senza successo, per il varo del provvedimento - è un passaggio parlamentare importante». «Quando il testo appena approvato sarà definitivamente convertito in legge - ha aggiunto - la nostra Regione si sarà dotata di uno strumento intelligente, che coniuga la necessità di tutela del territorio con la possibilità di valorizzarlo a fini sportivi e turistici. Questo è ancora più importante in un settore che tradizionalmente genera un ciclo economico virtuoso con ricadute positive su tutto il territorio».Con la nuova normativa, al comma 7 dell'art. 1, per la realizzazione di campi da golf, è necessaria l'autorizzazione «da parte del Comune in cui l'opera ricade, ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale 10 agosto 1985, n. 37». Nel successivo comma si precisa che, qualora sia necessario il parere «di altri enti istituzionalmente competenti, il Comune indice una Conferenza di servizi al fine di acquisire tutte le intese, i pareri, le concessioni, le autorizzazioni, le licenze, i nullaosta e assensi comunque denominati, necessari alla realizzazione dei lavori».«Il parere della Conferenza di servizi – dispone il comma 12 - sostituisce, a tutti gli effetti, qualsiasi altro esame o parere di amministrazioni o di organi consultivi monocratici o collegiali ed uffici regionali in materia. Il parere favorevole della Conferenza di servizi costituisce approvazione del progetto».Della citata Conferenza di servizi, a cui il provvedimento affida ogni decisione, sono chiamati a far parte «tutti i responsabili degli uffici degli enti pubblici delegati per legge ad esprimere pareri di competenza, sulla base della natura dell'opera prevista, in qualità di componenti".Col parere favorevole della Conferenza di servizi del Comune interessato, pertanto, per realizzare i campi da golf sono autorizzati«gli sbancamenti, la modellazione dei terreni, i drenaggi, gli impianti di irrigazione, la formazione del manto erboso, la formazione del green, tee e bunker e di laghetti artificiali» che «non costituiscono costruzioni ai sensi e per gli effetti della lettera a) del primo comma dell'articolo 15 della legge regionale 12 giugno 1976, n. 78", che, come tanti costruttori abusivi sanno, vieta la realizzazione di manufatti all'interno dei 150 metri dalla battigia del mare, dei laghi e dei boschi. Immediata la protesta del senatore del Pd Riccardo Villari che, nel preannunciare una interrogazione al ministro per l'Ambiente Stefania Prestigiacomo e un esposto alla Corte di giustizia europea, ha commentato: «Dopo lo scandalo di parentopoli, dopo gli aumenti per i consiglieri, ecco che l'Assemblea regionale siciliana decide di derogare al divieto di edificare entro i 150 metri dalla battigia per i campi da golf. Si deroga per uno sport di elite, per pochi, si deroga in barba alla carenza cronica di acqua della regione».La votazione definitiva è prevista per la seduta del 21 ottobre, quando sarà discussa la mozione bipartisan per il ripristino della intitolazione dell'aeroporto di Comiso a Pio La Torre, che ieri non s'è potuta trattare per l'assenza dell'assessore al Turismo Titti Bufardeci.Intanto, per il buon funzionamento delle commissioni parlamentari, in sede referente e redigente, il presidente dell'Ars, Francesco Cascio, ha emanato una circolare interna per fissare i criteri a cui dovrà ispirarsi l'iter legislativo dei disegni di legge, per garantire, mediante l'adozione di una metodologia uniforme, l'efficienza e l'efficacia della funzione legislativa del Parlamento siciliano.Ancora commenti, infine, sulla votazione unanime con cui, nella seduta di mercoledì scorso, è stata approvata la mozione del Pd contro il decreto Gelmini, che impegna il governo regionale a ricorrere alla Corte Costituzionale contro le parti del decreto che violano lo Statuto siciliano. «Questo voto – ha rilevato Giovanni Barbagallo, primo firmatario della mozione – impegna tutto il parlamento in un battaglia in difesa della scuola siciliana e del diritto allo studio. ».

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 10/10/2008

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