Destinati gli immobili per la società mista

Destinati gli immobili per la società mista Lipari- Via libera della commissione comunale Lavori Pubblici, presieduta dal consigliere di An Gianfranco Guarino, agli immobili proposti dall'amministrazione comunale per far parte della società mista a capitale di maggioranza privato per la nuova portualità di Lipari. Il 30% della quota dell'ente, su un milione di euro di capitale sociale, sarà rappresentato dall'ex biglietteria aliscafi di Marina corta e dai locali ex pescheria ( case gialle comprese) presenti nella stessa zona. Sono stati valutati da un perito, complessivamente, 314 mila euro. Gli immobili saranno dati in concessione alla società mista per i prossimi cinquant'anni. La questione sarà inserita al primo punto dell'ordine del giorno del Consiglio Comunale già convocato per lunedì 20 agosto. A meno di improbabili colpi di scena, nonostante le polemiche della minoranza che con i suoi rappresentanti in commissione Bartolo Lauria ( Udc ) Giacomo Biviano ( Ds) e Fabrizio Famularo ( Identità e futuro) ha abbandonato la riunione, lo stesso consesso civico, con i voti dei dodici consiglieri di maggioranza, dovrebbe approvare l'adesione del comune alla società mista con Condotte d'Acqua Spa. I consiglieri di opposizione hanno contestato la convocazione della riunione della commissione ( ieri alle 10) fatta con meno di 24 ore di preavviso e, di conseguenza, l'impossibilità di prendere visione dei documenti posti all'ordine del giorno. Lo stesso gruppo di minoranza aveva presentato una mozione preliminare accogliendo una proposta proveniente da due consiglieri di maggioranza, il vicepresidente del consiglio Francesco Megna e Gesuele Fonti della civica il Faro, relativamente all'istituzione di una commissione speciale sulla portualità per esaminare tutti i passagi posti in essere dall'amministrazione comunale. "Ma la maggioranza della commissione Lavori Pubblici- si legge in una nota- di cui fa parte anche il consigliere Fonti, ha ritenuto di dover respingere la mozione preliminare e di passare all'esame nel merito dell'individuazione degli immobili da concedere in uso quale conferimento in natura per la sottoscrizione della quota di capitale sociale pari a 300.000 euro". Un atteggiamento definito "di chiusura arrogante e cieco".

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 8/16/2007

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