Trasporti marittimi, sempre più in alto...mare

Trasporti marittimi, sempre più in alto...mare Lipari-Nervi sempre più tesi quelli degli eoliani, che ormai da oltre una settimana si sono visti ridurre in maniera drammatica i collegamenti a mezzo navi traghetto, e pagano le conseguenze di questa situazione che definire assurda è poco. Con l’avaria al traghetto veloce “Isola di Stromboli” infatti, per il quale non è dato conoscere ancora la data di rientro in linea , ma sembrerebbe, da indiscrezioni, che la Società sia ancora in attesa di pezzi di ricambio provenienti dall’estero, tutto resta talmente improvvisato, da creare disagi non indifferenti. In questi giorni , quando non è impiegata nella sua naturale linea di C1, ovvero per Napoli o da Napoli, sopperisce a qualche corsa la nave Laurana, che anche ieri sera ha garantito la corsa delle 18.30 da Milazzo per Vulcano e Lipari e questa mattina da Lipari per Vulcano e Milazzo. Ma questa sera, come previsto, riparte per Napoli e dunque mancherà nuovamente il collegamento serale dalla città mamertina e quello viceversa di domani mattina dalle Eolie alla terraferma. Disagi non di poco conto si registrano anche per gli autotrasportatori, coloro che riforniscono gli esercizi commerciali e le varie attività isolane di materiali di ogni genere, costretti, proprio per mancanza di collegamenti, ad una perdita di tempo non di poco conto, che si riflette, inevitabilmente, sull’economia isolana. Una situazione quella determinata dalla Siremar, per la quale , nonostante la drammaticità e le conseguenze, i politici locali non sono riusciti a fare praticamente nulla. Il silenzio attorno alla questione appare davvero preoccupante, e si ha la netta sensazione che le cose debbano andare avanti così. Con una sola nave in linea, con tre aliscafi invece dei 4 previsti ormai da oltre un mese, nonostante le denunce dei residenti nelle isole minori, ai quali viene negata la regolare mobilità , e con un futuro assolutamente incerto, nel quale l’arcipelago eoliano appare sempre più isolato e soprattutto dimenticato. tizianamedda@virgilio.it

, a cura di Tiziana Medda