La Siremar è scorporabile

La Siremar è scorporabile Comunicato di Christian Del Bono: Purtroppo, l’intervista pubblicata da “IschiaBolg” e riportata dai nostri portali di informazione locali, a cura di Andrea D’Ambra di “Generazione attiva”, conferma le tesi e i timori emersi nel comunicato del Comitato per la difesa dei Collegamenti Marittimi, pubblicato lo scorso 25 febbraio. In quel comunicato, ci si interrogava sull’interpretazione fornita dal governo del concetto di liberalizzazione laddove questi decideva di farlo coincidere con quello di privatizzazione. Nel comunicato, tra l’altro si affermava che: nella peggiore delle ipotesi, laddove non si riuscisse a trasferire direttamente le sovvenzioni statali ad un’ipotetica compagnia regionale, questa potrebbe in ogni caso concorrere con altri armatori comunitari ad una gara pubblica per l’assegnazione dei servizi. L’intervista del Presidente dell’associazione “Generazione Attiva” chiarisce o perlomeno ci obbliga a verificare un punto fondamentale. Alla domanda “Le Regioni potrebbero vedersi affidate la gestione delle compagnie regionali di trasporto marittimo o ciò è da voi (Bruxelles) vietato?” il rappresentante dell’UE risponde quanto noi cerchiamo, da mesi, di trasferire in tutte le lingue e in tutte le sedi al Ministro Matteoli: Sotto stringenti condizioni e in presenza di insufficienza del mercato, le autorità locali (e quindi le regioni) ben potrebbero rilevare le società regionali per far loro effettuare servizi di cabotaggio, purché nel loro ambito territoriale di competenza (all’interno di una stessa regione). Stando a questa affermazione, non solo la Siremar è (o forse, meglio, era) scorporabile e quindi regionalizzabile (dato che nessuna delle nostre linee nell’arco di 12 mesi può definirsi economicamente sostenibile) ma addirittura finanziabile in forma diretta, evitando pertanto addirittura la gara. Desidero lanciare un appello ai sindaci delle isole minori, affinché Il prossimo 23 marzo, a Lipari, stabiliscano, con le altre parti sociali, una strategia comune, realistica ma ferma e da portare avanti in tutte le sedi a salvaguardia dei nostri collegamenti marittimi. Che i Sindaci si facciano promotori e portino a Lipari quegli assessori e quei parlamentari regionali che dovrebbero rappresentare e far valere i nostri diritti in sede nazionale, a prescindere dal potenziale elettorale espresso dalle isole minori della Sicilia. Christian Del Bono

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 3/18/2009

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