Gazzetta del Sud
Non è fame di lavoro in senso stretto ma, comunque, un segno dei tempi abbastanza duri per tutti, anche per quanti tra loro hanno magari uno sponsor politico. Sono ben 78 i candidati a far parte del Collegio dei revisori dei conti dell'Ato Acque, organo indispensabile non solo per il presente e per il futuro dell'ancora mai decollato Servizio Idrico Integrato della Provincia e dei 108 Comuni messinesi, ma anche per sanare un passato, dal 2005 ad oggi, in cui la "Sto" organo tecnico-amministrativo di gestione è esistito ed ha pure operato ma senza mai un Bilancio approvato: nemmeno dai commissari regionali più volte inviati per sostituire un'Assemblea dei sindaci incapace perfino di riunirsi. Con l'Amministrazione Ricevuto, va dato atto, qualcosa è cambiato. A dimostrarlo l'Assemblea che ieri s'è regolarmente tenuta nel Salone degli specchi e che, sulla nomina dei revisori, ha così deliberato: insediamento di una commissione composta da 16 sindaci – 2 per ciascuno degli 8 comprensori dell'Ato – che si limiterà a classificare le domande per tipo di posto (1 revisore, 1 commercialista, 1 ragioniere) per far compiere la scelta, con votazione, all'assemblea del 31 marzo. Intanto nomina dirigenziale con retrogusto politico. Antonino Carbonaro, funzionario dell'ufficio personale, già presidente Acli e Enaip, candidato regionale Mpa nel 2006 quando risultò primo dei non eletti dietro Cateno De Luca, è stato nominato dal presidente nanni Ricevuto nuovo capo di gabinetto della Provincia.(a.t.)
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/21/2009
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