Tirrenia, non abbassare la guardia

Tirrenia, non abbassare la guardia Il comunicato del Presidente dell’U.S.C.L.A.C. / U.N.C.Di.M., Antonino Nobile, sull’incontro tenutosi lo scorso 23 marzo al Ministero dei Trasporti, conferma purtroppo le nostre perplessità sull’attuale disponibilità da parte del Governo delle somme necessarie a garantire i collegamenti marittimi per l’anno 2009. L’alto dirigente del Ministero, Dott. Pujia, avrebbe confermato che per l’anno 2009 sarebbero disponibili € 173,4 milioni a fronte di un costo di gestione stimato in 220 m., oltre ai € 22 m. ancora necessari per ripianare le perdite del 2008 e che il Ministero delle Finanze pare non sia intenzionato a coprire con ulteriori impegni. Ieri, invece, contrariamente da quanto temesse il Dott. Pujia, è stato fatto un piccolo passo avanti grazie all’approvazione di un emendamento al decreto sulle “Misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi”, secondo il quale "le somme rese disponibili per pagamenti non più dovuti, relativi alla sovvenzione degli esercizi pregressi a favore del gruppo Tirrenia per l'importo di € 6.615.681,63, possono essere utilizzate a parziale copertura del disavanzo 2008 del Gruppo". Bene, ne mancano ancora quasi € 16 per coprire il 2008 e € 47 abbondanti per garantire il 2009. Stando, inoltre, a quanto affermerebbe Puja, pare che l’attuale stato di stallo sia dovuto “alla mancata fornitura dalle Amministrazioni Regionali di indicazioni condivisibili sulle linee per garantire la mobilità dei cittadini, il cui parametro per la U.E. innanzitutto è quello con la provincia di appartenenza”. Continua pertanto il pericoloso ping pong tra Regione e Ministero. Tradotto in altre parole, la Regione Sicilia ha provveduto, già da tempo, ad inviare le indicazioni sulle linee da mantenere ma il Ministero avrebbe invece “ipotizzato” dei drastici tagli, tra i quali, la nostra nave Eolie-Napoli.Altra lamentela avanzata dal Dott. Puja sarebbe quella inerente la decisione di alcune Regioni (la Sicilia) che, nonostante fossero perfettamente a conoscenza della scadenza delle convenzioni e della situazione finanziaria in atto, hanno ritenuto di procedere ugualmente ad effettuare le gare per l’assegnazione dei contributi per il finanziamento dei servizi complementari (aggiudicati da Usticalines ed N.G.I.). Che dire, infine, dell’ennesima dichiarazione di oggi del Ministro Matteoli, in un’audizione alla Camera dei Deputati: “Tirrenia e' un argomento pericoloso anche per il sottoscritto perché se non taglio le corse l'Ue mi richiama per dire che non ci sono i soldi per continuare e perché insiste per una gara di privatizzazione”. Ma davvero il Sig. Ministro Matteoli pensa di poter continuare a sostenere simili tesi e, per giunta, in sedi così importanti? Cosa c’entra l’UE con i soldi che mancano allo Stato italiano e con la privatizzazione decisa dallo Stato italiano? Appare più verosimile la tesi illustrata dal suo Direttore Generale, Dott. Pujia, il quale, stando a quanto riportato dal Presidente Nobile, avrebbe affermato: “la scelta della privatizzazione, già prevista nella Finanziaria 2007, è tutta Italiana in contrapposizione alla richiesta della U.E. di adeguamento al Regolamento Comunitario 3587/92 sulla liberalizzazione del cabotaggio, per le quale premono essenzialmente gli Armatori Privati Italiani”. Christian Del Bono- Presidente FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE

, a cura di Tiziana Medda

Data notizia: 3/27/2009

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