PALERMO - “La Regione attiverà una task force, coordinata dall’assessore alla Sanità Massimo Russo, per la programmazione e il controllo degli interventi che saranno adottati per dire basta al fenomeno del randagismo. Dalla Sicilia, anche in questo campo, il governo regionale deve far partire una risposta di civiltà ed efficienza e voglio ringraziare il Ministero che, fin dal giorno dei gravissimi episodi verificatisi in provincia di Ragusa, è stato al nostro fianco stimolando e supportando la nostra azione amministrativa”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, al termine di un vertice operativo che si è svolto a Palazzo d’Orleans, presieduto dal sottosegretario alla Salute Francesca Martini e al quale hanno preso parte anche l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, il prefetto di Ragusa Carlo Fanara, il sindaco di Palermo Diego Cammarata nella qualità di presidente dell’Anci (associazione dei Comuni), il generale dei Nas Cosimo Piccinno. La Sicilia annuncia grandi novità nella politica di controllo del fenomeno del randagismo che ha assunto proporzioni allarmanti. L’assessore Russo, nella conferenza stampa, ha comunicato che è stato presentato un emendamento per inserire nella legge di bilancio uno stanziamento di 5 milioni di euro all’anno per finanziare la legge regionale ed è stata annunciata la predisposizione di un piano straordinario per la Sicilia che partirà in tempi brevissimi con l’istituzione di un progetto pilota in provincia di Ragusa. La Regione attualmente dispone di circa 950 mila euro di fondi ministeriali, fra quelli non utilizzati negli anni scorsi e quelli previsti dal finanziamento per il 2009.
“Finora – ha spiegato Russo - le risorse economiche non sono state ampie ma è anche vero che spesso si è speso male. Non dobbiamo cercare alibi ma assumerci tutte le responsabilità, imprimendo una chiara svolta alla politica della sanità animale. Dal vertice sono emerse indicazioni chiarissime, a cominciare dalla necessità di creare una corretta catena di comando, con il coinvolgimento e la responsabilizzazione delle strutture amministrative che devono assicurare efficienza. Bisognerà sviluppare un piano di comunicazione e di informazione rivolto sia agli amministratori pubblici che ai proprietari di cani perché ci sia la piena conoscenza delle norme e ala altrettanto piena consapevolezza che saranno applicate le sanzioni. Faremo una mappatura dei canili esistenti e vareremo successivamente una sorta di piano edilizio per la costruzione di nuovi e confortevoli canili che tra l’altro non hanno un costo particolarmente elevato, potenzieremo l’anagrafe canina e le campagne per la sterilizzazione. Istituiremo anche una unità di coordinamento tra la Regione e il Ministero che ha mostrato un grande spirito di collaborazione grazie soprattutto all’entusiasmo dell’on. Francesca Martini che ha confermato, con atti precisi e non solo con parole, di credere nella nostra volontà di risolvere davvero il problema. So che avremo al nostro fianco tutte le associazioni animaliste, con le quali ci coordineremo in ragione della loro esperienza e sensibilità e alle quali chiedo di operare come vigili sentinelle sul territorio per segnalare irregolarità e abusi e per suggerire le migliori soluzioni. Per combattere il randagismo e favorire il benessere animale utilizzerò gli stessi criteri utilizzati in altri settori: programmazione, rigore, responsabilità, controlli e sanzioni”.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 4/24/2009
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