E Aqua Blue risponde anche a Roux

L'amministratore di Aqua Blue, Klaus Dieter Simon, non fa mancare le risposte ai quesiti di Piero Roux: Gentile Sig. Presidente Roux, con piacere rispondo alla sue gradite domande con particolare riferimento alle "novelle" del fronte del "no" alla dissalazione con il processo di osmosi inversa. Il sistema ad osmosi inversa può essere definito oggi un vero e proprio depuratore ecologico in grado di produrre acqua purissima. Questo sistema è definito ecologico perchè non impiega alcun tipo di additivo o di sostanza chimica per purificare l'acqua e, per tali motivi, l'acqua osmotizzata è oggi ritenuta la migliore acqua esistente per il consumo umano. Il sistema ad osmosi inversa basa il suo principio naturale dell'osmosi che regola lo scambio di liquidi tra le cellule dell'organismo umano e l'acqua prodotta con l'osmosi inversa è sana e pura(100%), non contiene residui o deve avere un residuo inferiore a 40 mg./lt. Solo un'acqua con queste caretteristiche può definirsi idonea al consumo umano. L'acqua pura e minimamente mineralizzata (come appunto un'acqua osmotizzata) svolge il ruolo fondamentale nel conservare e ripristinare lo stato di salute di un individuo: arresto dello sviluppo dei calcoli, annulla i problemi di circolazione dovuti ai depositi nelle vene di minerali organici contenuti nelle acque. L'acqua osmotizzata pura, minimamente mineralizzata, elimina dall'organismo scorie, tossine, non ha controindicazioni ed è indicata per i suoi effetti benefici, agli anziani, ai bambini ed è particolarmente indicata nella prima infanzia e preserva da malattie. Il processo di osmosi inversa. La necessità (l’utilizzo) dell’uomo non è quella di sfruttare il flusso naturale dell’osmosi ma esattamente l’opposto. Attraverso il principio della reversibilità, si può invertire il flusso naturale dell’osmosi ed ottenere cosi l’osmosi inversa. Il procedimento necessita di una pressione artificiale attraverso la quale si spinge l’acqua salina contro la menbrana semipermiabile, producendo così acqua perfetta per le necessità alimentary ed il consumo umano. Le impurità, per via delle loro dimensioni, non sono in grado di superare la porosità delle membrane, tranne quelli in forma ionica. Il trattamento di osmosi inversa consiste quindi nel forzare l’acqua attraverso una menbrana semipermeabile per separare i corpi estranei disciolti, di origine organiche che inorganiche.La menbrana per l’osmosi inversa ha una dimensione dei pori minima e quindi non opera una filtrazione convenzionale: l’intera soluzione acquosa da filtrare, e ogni impurità troppo grande, deve passare attraverso i pori del mezzo filtrante e viene trattenuta o intrappolata dal mezzo stesso. Nella filtrazione tangenziale vi sono due flussi in uscita dal sistema: il “concentrato”, ovvero il flusso che contiene quelle impurità che vengono respinte e che non passano atraverso la membrane, e il “permeato”, ovvero il flusso che, spinto attraverso la membrane, lo supera. Il risultato è acqua della quale sono stati eliminati tutti gli elementi in eccesso in essa disciolti, per esempio: cloro, calcare, trialometani, sodio, nitrati, pesticidi, atracina e qualsiasi composto fisico-chimico trasportato dall’acqua. Un’acqua di eccellente sapore, equilibrata, con i minerali necessari per il nostro organismo, acqua non manipolata, non trasportata nè immagazzinata. Il principio dell’osmosi diretta e inversa fu studiato, scoperto e affinato nel 1900 dallo scienziato “Jacobus Hendricus von T’Hoff” e per tali suoi studi, scoperte e invenzioni, ottenne il premio Nobel. In tutto il mondo la depurazione ad osmosi inversa è considerata la tecnologia più avanzata ed efficiente per la depurazione dell’acqua. Ci sono zone nel mondo ove oggi la sopravvivenza sarebbe impossibile se non ci fosse l’osmosi inversa. Non a caso Le ho allegato le foto e rappresentare con più chiarezza e incisività di cosa favella il fronte del “no” contro il risultato di una continua ricerca scientifica messa in atto negli ultimi 50 anni, dalla Nazione più ecologica d’Europa, la Repubblica Federale di Germania. Tra i miei dissalatori e quello di Lipari constata un abbisso e all’evidente ritardo tecnologico si aggiunge il dannoso ritardo politico-dirigenziale-amministrativo che sfocia nell’irrimediabile malattia del non fare da “Porte Aperte” di Leonardo Sciascia, o in “Conversazione in Sicilia” del Vittorini ove accenna alla demenza nell’ambito della Sicilia. Mi pare, ma questo un mio personale pensiero, che il fronte del “no” dalle “malattie” citate non vuole disgiungersi.L’acqua erogata dai dissaltori ultima generazione devono rispettare rigorosamente i parametri di potabilità dettati dalla Direttiva 98/83/CE del Consiglio del 3 novembre 1998 e dalla normativa in materia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Al buon fine per una salutare, effettiva prevenzione e per preservare il fronte del “no”dai calcoli renali, dalla rottura delle condutture e dei motori si consiglia di bere più acqua osmotizzata. In merito poi ai pannelli solari La informo che l’inquinamento (acustico, ambientale ecc.) è zero in quanto i materiali utilizzati sono tutti prodotti che si trovano in natura come il silicio, il vetro e l’alluminio. Per i servizi igienici necessari per gli operai la piccola-media industria è dotato di un efficiente depuratore (depuratore a Lipari?). Nella speranza di aver fatto cosa gradita e, per ogni eventuale a Sua disposizione, porgo distinti saluti e Gluck Auf D-89347-Bubesheim, 25.04.2009 Amministratore delegato Klaus Dieter Simon

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 4/26/2009