(AGI) - Roma, 4 mag. - I primi mesi del 2009 indicano un calo del 24% del giro d'affari ed una flessione dell'occupazione tra il 5% ed il 7%, che in ragione d'anno potrebbe portare ad una fuoriuscita di 100.000 lavoratori diretti nel turismo e 50.000 lavoratori indiretti nelle attivita' connesse (agro-alimentare, artigianato e made in Italy). Questi i dati emersi nel corso del consiglio generale convocato d'urgenza da Confturismo-Confcommercio, tenutosi a Roma, per analizzare la drammatica situazione in cui verte il settore. Bernabo' Bocca, presidente di Confturismo-Confcommercio, ritiene necessario in questo momento di crisi che vengano presi dei provvedimenti per migliorare la situazione del settore: "Cosi' e' impossibile andare avanti - dichiara in una nota - e per un settore quale il nostro, che da' lavoro in Italia a quasi 3 milioni di persone tra attivita' diretta ed indiretta, occorrono iniziative concrete". Secondo Bocca il governo dovrebbe mostrare un interesse concreto per il turismo, prendendo come esempio quanto e' stato fatto in altri paesi europei: "L'iniziativa varata la scorsa settimana dal presidente francese Nicolas Sarkozy, - sottolinea Bocca - che ha annunciato il taglio dell'Iva per la ristorazione dal 19,6% al 5,5%, percentuale gia' vigente da anni in Francia anche per il comparto alberghiero, deve essere la strada da seguire anche in Italia per fare competere ad armi pari le imprese turistiche italiane con quelle dei Paesi nostri concorrenti". "Il turismo italiano chiede dunque - conclude il presidente di Confturismo-Confcommercio - fondi veri per la promozione, iniziative fiscali mirate ed un sistema premiante per le imprese che si impegnano a mantenere il proprio organico di forza lavoro".
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/4/2009
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