-S.Calogero, storia di un fallimento annunciato-

-S.Calogero, storia di un fallimento annunciato- Lipari- In merito alla vicenda del bando pubblicato dal comune di Lipari per l’affidamento, in convenzione, a titolo gratuito, ai fini del mantenimento e della valorizzazione dello stabilimento “TERME DI SAN CALOGERO” , e non solo, riceviamo e pubblichiamo uno stralcio della lunga lettera inviata al sindaco Mariano Bruno, dall’ex assessore Pino La Greca. Questo il testo: “Signor Sindaco, Lei definisce la sua, l'amministrazione del “fare”, tuttavia noi crediamo che lei insegua un modello di sviluppo ormai superato, vetusto ed obsoleto. Noi, democratici di sinistra, siamo per uno sviluppo eco-sostenibile del nostro territorio, uno sviluppo eco-sostenibile riconosciuto a tutti i livelli: a livello mondiale, da parte dell'Unesco, con l'inserimento nella Heritage List dei siti patrimonio dell'Umanità, titolo certamento non ottenuto dalla sua amministrazione; a livello europeo con l'attenzione verso finanziamenti ed investimenti finalizzati allo sviluppo eco-sostenibile, a livello nazionale con provvedimenti legislativi sempre indirizzati allo sviluppo eco-sostenibile, parliamo dell'istituendo Parco Nazionale delle Isole Eolie, parliamo dell'Area Marina Protetta da lei tanto strombazzata in termini di marketing pubblicitario ma non richiesta ne attenzionata presso il Ministero dell'Ambiente; a livello regionale (di un governo di centro destra) con il varo della istituenda Riserva Naturale Orientata di Lipari. Lei, signor sindaco, è per uno sviluppo “cemento – insostenibile” contrario a qualsiasi logica politica moderna e si ritrova a dover lottare contro tutto il mondo, principalmente contro i suoi stessi governi, i suoi amici, prima quelli del Governo Berlusconi, oggi quelli del Governo Regionale; che naturalmente dopo aver compreso che il suo modello di sviluppo è il “cemento insostenibile” hanno deciso di “marcarla ad uomo” per evitare danni. Le rammento che nei cinque anni appena trascorsi decine sono state le nostre lettere indirizzate all'approvazione del Piano Regolatore Generale dei Porti. All'indomani di un incontro con La Sua amministrazione abbiamo promosso una interrogazione parlamentare per chiedere al Governo Regionale, del suo stesso colore politico, l'erogazione del finanziamento di circa 250 mila euro per completare l'iter di approvazione di questo strumento democratico di programmazione del nostro territorio, ma Lei, signor Sindaco, non ama il termine democratico o democrazia, o confronto, Lei ama le decisioni assolutistiche, le scorciatoie, ed ecco uscire dal cappello lo studio di fattibilità di Condotte d'Acqua. Ancora una volta noi abbiamo contestato il metodo antidemocratico con cui lei ha fatto approvare tale studio. Se adesso l'ufficio legale della Regione ha chiesto le carte e vuole vederci chiaro vuol dire che qualche errore è stato commesso. L'ufficio legale e le istituzioni superiori diranno se ha operato correttamente oppure, come noi crediamo, ha operato male. Avere la maggioranza in consiglio non vuol dire avere sempre ragione. La nostra repubblica è governata dalla legge e non dai rapporti di forza. Anche questo fa parte della democrazia, signor sindaco; lo stesso dicasi per il ricorso al TAR di Catania, è nelle facoltà democratiche dei consiglieri e di tutti i cittadini chiedere una verifica ed un controllo dell'azione amministrativa del Comune di Lipari. Tutte le amministrazioni, in tutte le parti del territorio nazionale devono dare dimostrazione di operare nella legalità e nella trasparenza, sia quelle di centro destra sia quelle di centro sinistra. Noi, lo ribadisco, siamo per un Piano Regolatore Generale dei Porti che individui due priorità: Sottomonastero e Pignataro; che si prevedano degli interventi a medio e lungo termine, dopo la messa a regime di Pignataro, per eventuali opere a Marina Corta e Marina Lungo, tutto il contrario di quello che vuole porre in essere condotte d'acqua. Le voglio rammentare, se ha dimenticato, che è stata la mia amministrazione a sbloccare una situazione di blocco più che decennale e consentire la collocazione dei Pontili Galleggianti a Marina Lunga e a Vulcano per consentire di dare una prima risposta al turismo nautico, lei, nel suo primo mandato, quando era ancora democristiano, non l'ha mai proposto. Lei, ancora una volta dimenticando le cose, parla della messa in sicurezza dei porti come di una sua conquista. Complimenti, anche quei finanziamenti Lei li ha ereditati dalla precedente amministrazione Giacomantonio, come i patti territoriali. Se grazie all'amministrazione Giacomantonio si è concretizzato il Patto Territoriale Generalista e il Patto territoriale Agricoltura e Pesca questo non bisogna dirlo, bisogna dire che la sinistra non vuole fare. Potrei elencare centinaia di casi, ma dovrei scrivere un'intero libro sulla sua Amministrazione, forse potrò farlo quando avrò del tempo da perdere, adesso sto scrivendo di cose più importanti ed interessanti. Passiamo alla problematica della Riserva naturale orientata di Lipari. In consiglio il consigliere Lo Cascio Le ha chiesto ufficialmente di ritirare le osservazioni dell'amministrazione, mai Lei si è guardato bene dal dichiararlo e dal metterlo in atto. Giro a Lei l'osservazione che un po' di coerenza non guasterebbe! Belle osservazioni quelle delle sua amministrazione! Tutte finalizzate alla distruzione del territorio. L'aereoporto, ancora una volta, ostinatamente, nonostante tutti gli strumenti di programmazione urbanistica vigenti lo escludano, il P.T.P., le aree Z.P.S., e S.I.C., ma Lei impeterito continua a ribadire il suo modello di sviluppo “cemento-insostenibile”; sicuramente sarà riuscito a convincere l'assessore regionale al territorio e ambiente della “bontà” della sue proposte. Vedremo a breve. Concludiamo con San Calogero. Signor sindaco chi Le scrive ha pubblicato un volume sulla storia dell'impianto, forse sono uno dei pochi eoliani che ha cercato di comprendere i motivi della chiusura, del fallimento di quell'impianto, proponendo una possibile soluzione. Ricorda le sue parole alla presentazione del mio volume? Ci ripensi... Tutti i suoi tentativi sono falliti miseramente nonostante l'appoggio dell'allora ministro della Salute Sirchia, e nonostante le nostre decine di segnalazioni e suggerimenti negli ultimi cinque anni Lei adesso ci accusa di non aver proposto una soluzione. Probabilmente ci troviamo di fronte ad un caso di amnesia selettiva. Ancora una volta, signor sindaco, non voglio scendere ai suoi livelli, se un qualsiasi cittadino vuole verificare le sua e le nostre affermazioni non deve fare altro che leggere il centinaio di articoli giornalistici apparsi negli ultimi cinque anni in merito alle nostre segnalazioni, denunce, proposte, tutte di natura politica, rivolte ad uno sviluppo eco-sostenibile del nostro territorio fatte alla luce del sole, in maniera chiara e trasparente. Un ultimo accenno voglio farlo al colore rosso che lei attribuisce al consigliere Biviano, come segno di vergogna. Signor sindaco lei conosce la costituzione ed i colori della Lipàra cnidia? Quando si parla di tradizioni, di eolianità, quando si elogia il nostro grande patrimonio archeologico, quando si osservano all'interno del centro abitato le mura e le fortificazioni greche, il nostro museo, quando si parla del pittore di Lipari o della grande collezione di maschere, si parla della Lipàra cnidia; i guerrieri di Lipàra hanno combattuto contro gli etruschi, i fenici, i cartaginesi, gli ateniesi e i reggini, i romani, contro tutti gli invasori, per mantenere le nostre isole libere ed autonome e come i loro antenati vestivano di rosso. Noi, eoliani veri, siamo onorati di poterci vestire di rosso e dirci, ancora oggi, difensori della nostra città”. Cordiali saluti. Giuseppe La Greca

, a cura di Peppe Paino