A Palazzo delle Esposizioni si svolge fino al 13 settembre l'esposizione "Deredia. La Ruta de la Paz", dedicata a Jiménez Deredia, primo artista extraeuropeo presente nella Basilica di San Pietro, dove, in occasione del Grande Giubileo del 2000, Papa Giovanni Paolo II ha scoperto una sua scultura.
Nel frattempo il Foro Romano, nella Via Sacra, ospita per la prima volta creazioni contemporanee: fino al 30 novembre la mostra "Deredia. La genesi e il simbolo" presenta, tra l'Arco di Tito e la Curia del Senato, otto grandi sculture in marmo dell'artista costaricano, che da trent' anni vive in Italia, sotto le cave di Carrara.
Altre sculture monumentali di Deredia sono state collocate tra il Foro e il Colosseo, in alcune piazze (Barberini, San Lorenzo in Lucina) e palazzi della città (nei cortili del Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps e di Palazzo Massimo).
Deredia ha voluto realizzare questi eventi per presentare a Roma, che ritiene "una città universale e della pace", un progetto ambizioso che si realizzerà nel Continente americano e che ha battezzato La Ruta de la Paz, il Cammino della Pace: in nove Paesi, dal Canada alla Terra del Fuoco in Argentina, intende collocare altrettante immense strutture monumentali, realizzazioni di scultura ed architettura ispirate alle sfere precolombiane in pietra costruite dagli antichi indiani Boruca del Costa Rica circa 2000 anni fa, elementi circolari che ogni Paese e popolazione del luogo possedevano prima della conquista di Cristoforo Colombo, sincronizzate con le costellazioni di ciascun sito. In attesa del Cammino della Pace, possiamo ammirare le sue opere fino a fine novembre.
, a cura di Daniela Bruzzone
Data notizia: 7/3/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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