Aiuti alle imprese, all'Ars lavori ad oltranza

Gazzetta del Sud PALERMO- «Basta polemiche. Sul ddl 119 per gli aiuti alle imprese andrò avanti a oltranza». Francesco Cascio, presidente dell'Ars, affida a un comunicato il suo messaggio ai deputati di non sperare in rinvii o tattiche varie perché è fermamente determinato a giungere alla conclusione dell'iter sulla legge per gli aiuti alle imprese, accogliendo così anche l'appello lanciato da Confcommercio Sicilia, affinchè l'Assemblea, nella seduta di domani pomeriggiosblocchi i fondi del Por 2007-2013. «Premesso che – afferma Cascio – fino a oggi questo Parlamento ha dimostrato di lavorare con serietà e ha ottenuto ottimi risultati in tempi brevi, diversamente da quanto accadeva in precedenza, è necessario che, al di là delle varie circostanze che hanno rallentato l'iter dei lavori d'Aula, si prosegua sulla stessa strada virtuosa intrapresa dall'inizio di questa legislatura. Pertanto intendo applicare tutto ciò che è riservato alle mie prerogative di presidente, affinchè si proceda ad oltranza fino alla sua approvazione». Un'iniziativa che sarà stata accolta con favore a Palazzo d'Orleans dove da giorni si sollecitava un'accelerazione per non tradire le attese del mondo imprenditoriale.Si vedrà la reazione dell'Aula che si riunisce per la prima volta dopo la sorpresa (?) Laccoto in sede di Commissione Sanità e dopo il primo voto, sia pure in versione surrogata, di Pd e Udc insieme.Nel divenire dei rapporti politici dove nulla viene più dato per scontato, c'è da registrare l'attenzione riservata al "partito el sud", iniziativa variamente valutata, su cui ieri si sono registrate alcune battute: Totò Cuffaro che parla di Miccichè e dei suoi "quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo"; del ministro leghista Roberto Calderoli: "Al Sud serve un Obama non un Pulcinella".Per Gianfranco Micciché «è' iniziato un processo in cui gli italiani devono decidere se l'atteggiamento tra le regioni deve essere quello di "'mors tua vita mea" oppure deve essere quello di una reale collaborazione fra i territori in un interesse reciproco senza che nessuno sia costretto a sacrifici per fare contento gli altri». Miccichè, al ritorno dal seminario tenuto nei pressi di Sorrento («in cui eravamo 38 amici al bar e volevamo cambiare il mondo», dice rispondendo a Cuffaro) dice che fino ad oggi nessun partito nazionale è riuscito ad affrontare con incisività il problema sud: «Sono convinto che soltanto una dialettica positiva e non offensiva senza furbetti di quartiere potrà portare le regioni e tutto il Paese ad un reale sviluppo economico». A Calderoli, Miccichè ribatte: «Il sud non è per niente piagnone. Con il passato governo Berlusconi era iniziata un'importantissima e seria inversione di tendenza che aveva portato il Sud ad una nuova stagione in cui venivano eliminati gli sprechi e in cui le risorse venivano spese in infrastrutture producendo anche una riduzione del gap con le altre regioni italiane e europee. Purtroppo a cominciare dallo scorso governo Prodi che smantellò l'impianto del Mezzogiorno e anche con questo esecutivo è stata bloccata questa importante crescita». «In un momento in cui contemporaneamente sta per partire il federalismo e finiranno i fondi strutturali il Sud si vuole attrezzare per rendersi autonomo dal punto di vista fiscale, come lo sono il Veneto e la Lombardia» .A dargli manforte interviene l'assessore regionale all'agricoltura Michele Cimino: «La Lega Nord deve rendersi conto che noi, che siamo stati gli artefici dell'autonomia regionale e che abbiamo sostenuto il federalismo fiscale pretendiamo oggi, più che mai, che vengano applicate le norme statutarie sulla autonomia finanziaria della regione e sui finanziamenti di opere pubbliche a favore delle regioni del Sud e che si provveda con immediatezza, perchè non siamo quelli dell'assistenzialismo del passato, ma pretendiamo oggi che il Sud e la Sicilia, in particolare, siano protagonisti delle scelte del Paese e dello sviluppo del proprio territorio. Infatti, è impensabile che i 4 miliardi e 93 milioni di euro dei Fas, che servono – osserva – a eliminare le emergenze idriche e le emergenze infrastrutturali con progetti immediatamente esecutivi».In questi giorni fuori sede per una parentesi di relax, il presidente della Regione raffaele Lombardo ha comunque fatto sentire la sua voce e in più interviste ha sintetizzato la posizione del suo Movimento che da alcuni giorni si chiama "Mpa-Alleati per il Sud": difficile perseguire una logica meridionalista dentro un partito come il Pdl; c'è necessità di dare ulteriore slancio e respiro meridionale a un progetto che già c'è e ha una sua fisionomia precisa oltre che un supporto ideologico e culturale che merita tuttavia di essere più elaborato per ricomprendervi le peculiarità di più territori.ma. cav.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 7/19/2009

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