Negato il rimpasto di governo chiesto da Cascio

Negato il rimpasto di governo chiesto da Cascio siciliainformazioni.com Lo sblocco dei Fas è solo un incidente di percorso. Un paradosso? Fino a un certo punto. La guerra interna al Pdl siciliano non è affatto finita. Erano passate solo poche ore dalla cena di Roma fra il Premier e il capo dei ribelli, Gianfranco Miccichè, quando il Presidente dell’Assemblea siciliana, Francesco Cascio ha deciso di sparare a zero con due bordate che lasciano il segno. Con la prima ha chiesto conto e ragione a Lombardo sulle risorse regionali, con la seconda ha cercato di imporre un’agenda politica ferrea, che vede al capolinea il cosiddetto Lombardo bis. Il messaggio di Cascio è chiaro: la pace di Berlusconi non risolve un bel niente in Sicilia. Va bene a Roma ma lascia le cose come stanno nell’Isola. L’esecutivo, ha chiarito Cascio, è troppo pieno di ribelli ed occorre far posto, e presto, ai cosiddetti lealisti, alla corrente che fa capo a Renato Schifani e Angelino Alfano. Non c’era momento peggiore per rivendicare, eppure è prevalso il bisogno di farlo. E’ un’iniziativa di Cascio? Il Presidente dell’Ars è un solista e vuole mettere i bastoni fra le ruote al partito in Sicilia? Difficile. Potrebbe non essere lungimirante e magari incauto, visto che si assume un compito di rottura che inevitabilmente lo espone a causa del suo ruolo istituzionale. E infatti è diventato bersaglio di critiche dall’interno del Pdl. Il parlamentare regionale del Popolo della Libertà Franco Mineo, commentando l'intervista del Presidente dell'Ars Fracesco Cascio pubblicata dal Giornale di Sicilia venerdì scorso, non ha avuto peli sulla lingua. “Ricoprire un importante ruolo istituzionale di garanzia e al contempo ergersi a capocorrente di un partito è qualcosa di inconciliabile”, sostiene Mineo. “È raccapricciante che il Presidente dell'Assemblea regionale siciliana dimentichi sempre più spesso quali sono i confini etici del proprio ruolo". Entrando nel merito delle considerazioni espresse dal Presidente Cascio, l'onorevole Mineo sottolinea che "Cascio non si è accorto, forse perché troppo intento a gestire i fondi dell'Assemblea regionale, che gli equilibri all'interno di Sala d'Ercole sono mutati. “Chi nel Popolo della Libertà ieri era maggioranza, oggi è minoranza, e viceversa. L'appoggio al governo Lombardo – continua Mineo – da parte del nostro Partito è svincolato dalle logiche dei rimpasti e dei rimescolamenti. “Sosteniamo convintamente – spiega Mineo – il governo regionale per il programma che ha presentato agli elettori siciliani e per le iniziative legislative che presenta in Parlamento". Per Mineo, infine, "Cascio è un vero 'lealista': leale e attento solo verso i suoi interessi e di chi, prima dell'intervento di Silvio Berlusocni, ha cercato di minare le fondamenta del governo regionale. Fregarsene del ruolo di garanzia che si ricopre – conclude Mineo – per bieche rivendicazioni di poltrone governative è il sinonimo dell'imbarbarimento di certa politica". "Stupisce come certi esponenti del Popolo della Libertà non riconoscano, senza pregiudizi né faziosità correntizie, che il grande successo ottenuto dalla Sicilia con lo sblocco dei Fas da parte del governo nazionale è una vittoria da attribuire certamente al Presidente Berlusconi per l'opera di mediazione svolta, ma anche a chi da sempre si è battuto per il Sud”. Lo afferma il parlamentare nazionale del Popolo della Libertà Ugo Grimaldi. "Seguire l'esempio del sottosegretario Miccichè e cioè slegare il proprio pensiero – spiega il parlamentare siciliano – da quello artificialmente unico del proprio Partito, inconciliabile con le istanze territoriali, e facendo emergere prepotentemente, attraverso il progetto Partito del Sud, la nuova questione meridionale, è un atto coraggioso che ha prodotto risultati”. "Chi oggi si autodefinisce 'lealista' – conclude Grimaldi – si ricordi che il Sud non si difende a corrente alternata, ma dovrebbe rappresentare il 'core business' della propria esperienza parlamentare".

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 8/2/2009

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