Gazzetta del Sud
Sebastiano Caspanello
L'occasione è ghiotta e non va sprecata: sul tavolo della Regione Sicilia arrivano 6 miliardi 359 milioni 605 mila euro di fondi comunitari per il nuovo ciclo di programmazione 2007-2013. Sono i Fondi Europei di Sviluppo Regionale (Fesr), linee di finanziamento stanziate dall'Unione Europea con l'obiettivo di «ridurre gli squilibri di natura economica e sociale esistenti nel territorio comunitario». Squilibri che in Sicilia esistono eccome, e la provincia di Messina non fa certo eccezione.
Per prenotare un posto in prima fila al momento della ripartizione della torta bisogna muoversi per tempo, e allo scopo ieri a Palazzo dei Leoni si è riunito il Tavolo tecnico provinciale, coordinato dal presidente della Provincia Nanni Ricevuto, alla presenza dei sindaci dei 108 comuni del messinese. All'incontro, dal quale sono emerse le linee guida che tracceranno il percorso da seguire, hanno preso parte, tra gli altri, il direttore generale della Programmazione regionale, arch. Felice Bonanno, il dirigente dell'Unità di Progetto pianificazione strategica della Provincia, arch. Francesco Alibrandi, l'assessore comunale allo Sviluppo economico, Gianfranco Scoglio, e l'assessore provinciale all'Attuazione del programma, Michele Bisignano.
Come in occasione della prima infornata di matrice europea della programmazione 2000-2006, la fase d'attuazione dei fondi avverrà tramite il Quadro comunitario di sostegno (Q.C.S.), per definire strategie e priorità, e attraverso i Programmi operativi regionali (P.O.R.) per la fase operativa. Ogni P.O.R. è suddiviso in più assi prioritari e su uno di questi, l'Asse VI (Sviluppo urbano sostenibile), si è concentrata l'attenzione della Regione e, di conseguenza, dei vari tavoli tecnici provinciali come quello riunitosi ieri a Palazzo dei Leoni.
Uno dei presupposti sui quali si basano le indicazioni date dal governo regionale è che i vari enti locali uniscano le proprie forze in vere e proprie coalizioni territoriali, con bacini d'utenza non inferiori ad una popolazione di 100mila abitanti. La provincia messinese è stata per questo suddivisa in quattro Aree di ricomposizione territoriale: "Messina - Taormina", che si estende da Calatabiano a Villafranca Tirrena; "Milazzo - Eolie" (da Rometta alla valle del Mela, comprese le Isole); "Barcellona Pozzo di Gotto" (nella quale spicca per popolazione il comune di Patti); "Nebrodi - S. Agata di Militello". Ognuna di queste Aree ha come punti di riferimento i Piani Strategici dei centri più importanti: Messina, Milazzo, San Pier Niceto, Barcellona e Sant'Agata. Le varie coalizioni territoriali, secondo le direttive impartite dalla Regione, dovranno sottoscrivere un protocollo d'intesa che definirà come integrare i Piani strategici all'interno delle stesse Aree e specificherà ruoli, responsabilità e obblighi dei comuni sottoscrittori. In questo contesto le Province potranno sottoscrivere i protocolli d'intesa e dunque elaborare un documento di sintesi per l'attuazione del programma operativo. Per quanto riguarda l'Asse VI, che concentra gli interventi riguardanti le aree urbane e la territorializzazione, sono state individuate 23 linee di intervento, con relativa copertura finanziaria. Tra queste spicca la voce "Infrastrutturazione e servizi per l'innovazione degli enti fieristici di Palermo e Messina", con risorse finanziarie per 10 milioni 574 mila euro. Risorse che, considerando la fase di liquidazione che attraversa il polo palermitano, potrebbero finire per intero alla Fiera di Messina.
Altra linea di intervento sulla quale puntare potrebbe essere il "Potenziamento e rinnovo delle flotte del trasporto pubblico con veicoli a basso impatto ambientale", con 43 milioni 305 mila euro a disposizione.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 8/8/2009
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