Affidare la pulizia ai bidelli non è praticabile, soprattutto perché si andrebbe a distruggere un settore
come quello delle pulizie multi servizi che, nella scuola impiega circa 15 mila addetti. Lo ha
dichiarato il Commissario Nazionale della Ugl Igiene Ambientale, Giancarlo Favoccia che ha
aggiunto: parliamo di un bacino altissimo di lavoratori che sarebbero, di certo, difficilmente
ricollocabili visto anche l’età media, 45/50 anni, e considerato che gli stessi sono impegnati
maggiormente nelle regioni del centro e sud Italia, già notevolmente flagellato dal fenomeno della
disoccupazione.
Se può essere comprensibile parlare di “sprechi” e di “contenimento della spesa pubblica”, al
contempo non bisogna dimenticare che dietro questi edificanti concetti si nasconde una triste realtà,
ovvero quella di migliaia e migliaia di lavoratori che hanno come unico sostentamento quello
proveniente dallo stipendio di addetti alle pulizie.
La ns. preoccupazione è che se passa questo concetto si rischia di mettere in discussione l’intero
sistema appalti in ogni realtà come le ASL, le Regioni, i Comuni, e gli uffici pubblici.
Non va dimenticato – continua Favoccia - che il comparto delle pulizie/multiservizi è un mondo che
conta complessivamente circa 350.000 unità, un settore estremamente precario e frammentario, che
vive di continuo il peso dei passaggi di cantiere, delle gare al ribasso, dei tagli degli orari di lavoro,
quindi è fuorviante parlare di sprechi laddove parliamo, invece, di sostentamento.
Non vorremmo che a pagare le spese sia l’anello debole della catena e, non va dimenticato, che il
comparto non gode di alcun ammortizzatore sociale e rischiamo di creare solo nuovi poveri proprio
in quelle regioni a più alto tasso di disoccupazione.
, a cura di Alfredo Gennaro D'Agata
Data notizia: 10/12/2009
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