Michelangelo architetto a Roma

Ai Musei Capitolini continua a riscuotere successo la grande mostra "Michelangelo architetto a Roma", testimonianza dell'amore del grande artista per la nostra città e del segno forte ed inconfondibile che ha saputo imprimervi. La mostra si suddivide in diciassette sezioni ed offre centocinque opere che rappresentano un profilo di Michelangelo architetto a Roma nei due principali momenti in cui l'artista visse nella città, tra il 1505 e il 1516 e dal 1534 fino alla morte nel 1564. Cuore della mostra sono i trenta disegni autografi dell'artista relativi a opere romane, che si avvicendano con antiche stampe, disegni, modelli, volumi e documenti originali dell'epoca, provenienti da importanti collezioni italiane. L'itinerario espositivo parte dai tempestosi rapporti di Michelangelo col Papa Giulio II della Rovere, per il quale l'artista progetta un monumento sepolcrale che lo coinvolge fino alla sua morte, passa per la passione del maestro per l'arte classica - testimoniata dai bellissimi fogli di studio dall'antico, noti come copie dal cosiddetto Codice Coner, celebre taccuino cinquecentesco di rilievi di antiche architetture romane - e arriva alle grandi commissioni di Paolo III Farnese: le trasformazioni di Piazza del Campidoglio, il completamento di Palazzo Farnese e la carica di architetto della “Fabrica Sancti Petri”. Il segmento riguardante i progetti per la chiesa di San Giovanni dei Fiorentini e per Porta Pia testimonia uno degli apici della progettazione architettonica di Michelangelo. Il lungo percorso si conclude con le esperienze finali di innovazione compositiva della Cappella Sforza e della trasformazione delle terme di Diocleziano nello spazio di Santa Maria degli Angeli. "Michelangelo architetto a Roma " prorogata fino al 21 febbraio

, a cura di Daniela Bruzzone