Riceviamo da don Lio Raffaele e pubblichiamo:
Avrei voluto, attraverso questa lettera augurare a tutti un buon Natale, ma girando per le nostre isole ho colto un po’ di tristezza sul volto dei piccoli, dei giovani, degli anziani, e mi sono permesso di chiedere il perché. Dopo aver fatto tutto ciò la convinzione che si assodata in me è che ormai la gente è stanca di tutto ciò che sta verificando intorno a noi. Ho fatto loro un ulteriore domanda: che cosa chiederesti a Gesù in questo natale? Le risposte sono state molteplici e varie; ho suggerito allora a tutti di innalzare insieme la preghiera al piccolo bambino di Betlemme, creando tutti insieme una grande catena di amore che abbracci l’umanità intera; affinché l’augurio di Buon Natale sia sussurrato all’orecchio di tutti e di ciascuno. In questa preghiera racchiudiamo le ansie e le speranza di tutti i giovani del nostro arcipelago affinché non siano costretti ad esportare le loro capacità altrove, ma possano diventare intelligenza e impegno propositivo nella terra in cui sono nati e dove vogliono restare. In questa preghiera vogliamo racchiudere i sogni dei nostri bambini affinché attraverso la loro genuinità ci aiutino a rinnovare i nostri rapporto interpersonali. In questa preghiera di nuovo racchiudiamo la sapienza degli anziani affinché trasmettendola alle nuove generazioni ci aiutino a fare scelte giuste e oculate. Infine in questa preghiera vogliamo racchiudere il grido di tutti gli abitanti dell’arcipelago che si augurano in questo 2010 ormai prossimo, di poter vivere come tutte le persone del mondo in un luogo dotato di quelle infrastrutture per una vita dignitosa e sicura. Auguri a tutti perché il 2010 ci veda impegnati a costruire il nostro futuro con caparbietà e tenacia. Mi auguro che il prossimo anno camminando per le vie delle nostre isole io possa scorgere volti sorridenti e desiderio di unità. Concludo augurando Buon Natale a tutte le componenti sociali che hanno responsabilità in questo arcipelago, affinché colgano nel Gesù che viene lo spirito del SERVIZIO e del DONARSI A PERDERE che è emblema del Cristo Salvatore nato per noi. Se faremo tutto ciò saremo sicuramente a metà del nostro cammino di santità, faremo sicuramente Natale nel cuore e nella vita e cresceremo come comunità di battezzati e credenti.
Don Letterio Raffaele
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 12/22/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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