Gazzetta del Sud
Peppe Paino
Lipari
Nel 2010 è l'ora di cambiare registro: isolani, studenti universitari e turisti invocano l'istituzione di collegamenti integrativi regolamentati in elicottero per evitare di trasformare definitivamente, nel caso dei residenti, la loro esistenza in un incubo o una vacanza, come accaduto anche nei giorni scorsi, in una odissea. Specie per chi ha soggiornato tra Panarea, Stromboli e Filicudi. L'esatto opposto di quello che sono d'estate: praticamente fuori dal mondo con problemi per l'approvvigionamento di generi alimentari e farmaci, pochi locali pubblici aperti, niente giornali e con internet che, senza l'adsl diventa un miraggio che svanisce al miracoloso comparire di una tacca sulla chiavetta o su un cellulare di ultima generazione.
È venuto il momento di passare dalle tante parole del passato, rimaste nei verbali di convegni e tavole rotonde, ai fatti. Con tutto il rispetto per i privati ( da segnalare, l'atterraggio di domenica, di un elicottero, addirittura nel parcheggio del palacongressi) al Comune di Lipari è da sempre ben accetto chi intende investire per realizzare anche un servizio sociale che consenta a chi ama queste isole di viverci con la garanzia della mobilità o di frequentarle anche d'inverno, senza per questo rischiare di rimetterci la vita. Per quanto riguarda i collegamenti via mare, da ieri, nonostante un'avaria al traghetto Filippo Lippi della Siremar, i servizi sono ripresi pressochè regolarmente con aliscafi e navi della stessa Siremar e della Ustica Lines che hanno raggiunto più o meno tutte le isole. Eolo farà girare i suoi venti anche oggi ma senza problemi. Qualche piccola apprensione, secondo le previsioni, per domani, giorno dell'Epifania con un sostenuto ponente che si avvicenderà con lo scirocco.
A Salina, nel comune di Santa Marina, intanto, si lavora duro per salvare il faro di punta Lingua. Le mareggiate dei giorni scorsi hanno scavato e svuotato la base con le fondamenta della struttura. " La torre – fa sapere il sindaco Massimo Lo Schiavo- si è inclinata di 30 cm". Il primo cittadino, che ha potuto contare sul "soccorso" di cinque ditte edili dell'isola e di un'autista pensionato, Ernesto Longo, tornato volontariamente in servizio, in contatto con Marifari Sicilia e con la Protezione civile, ha disposto la collocazione in mare di quei massi reperibili in loco per tamponare la situazione d'emergenza. Previsto per oggi l'arrivo da Villafranca del pontone della ditta Adormare che dovrà realizzare nell'area i previsti interventi di messa in sicurezza finanziati di recente dal Provveditorato opere marittime con 150 mila euro.
Ma per arginare i marosi che hanno affondato Lingua sotto il metro e mezzo d'acqua esondata dal laghetto occorre ben altro. Quelle, ormai sottili strisce di scogli che demarcano i confini di un luogo suggestivo, meta di rare specie volatili migratorie, in assenza di seri interventi rischia di scomparire da cartoline e foto ricordo dell'isola. E a proposito di posti d'incanto, grossi danni, come denuncia il presidente della Circoscrizione Giovannino Rando, anche nel borgo marinaro di Pecorini, a Filicudi. Le mareggiate hanno pesantemente danneggiato il porto rifugio: il molo presenta una vistosa lesione tra un cassone l'altro, è saltata la pavimentazione e sabbia e pietre hanno invaso quello che è uno dei più bei luoghi del mediterraneo, meta estiva di intellettuali e vip. Richiesti, anche per la vicina Alicudi, dove il lungomare presenta i segni lasciati dal mare in tempesta, i necessari interventi al responsabile della protezione civile comunale, Nico Russo, chiamato anche a fronteggiare i disagi lamentati dall'isola di Stromboli. La stradella di Ficogrande, tanto per fare un esempio, è ancora una distesa di sabbia nera che continua a rendere difficoltosa la circolazione.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/5/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
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