Gazzetta del Sud
Salvatore Sarpi
Stop alle escursioni sullo Stromboli al di sopra dei 400 metri. Lo ha disposto con propria ordinanza il sindaco di Lipari, funzionario delegato di Protezione civile Mariano Bruno. La decisione è stata adottata a seguito di una comunicazione inviata al comune eoliano dal settore rischio vulcanico della Protezione civile. Lasituazione è sotto controllo. Si tratterebbe di un provvedimento adottato in via precauzionale, già notificato alla circoscrizione di Stromboli-Ginostra e alle guide vulcanologiche, per il quale non è il casodi creare allarmismi inutili. Intanto, in tema di protezione civile e di salvaguardia della pubblica incolumità incaso di rischio vulcanico, si deve registrare una nuova iniziativa del dottor Guido Bertolaso, capo del Dipartimento di Protezione civile, atta a completare gli interventi di messa in sicurezza e piena funzionalitàdel pontile di Ginostra. Il Dipartimento ha disposto il completamento di tutti i lavori necessari per rendere agibile la struttura ai fini dell’emergenza. La notizia è stata ufficializzata ieri nel corso di un sopralluogo compiuto a Ginostra da Di Girolamo della Protezione civile nazionale, dal direttoredei lavori del porto Francesco La Spada, dal RUP Biagio De Vita e da capo Fabio La Porta del Circomare Lipari giuntinella frazione, a bordo della motovedetta CP 566, per verificare i danni prodotti alla struttura portuale dalle violente mareggiate di fine-inizio anno. Una verifica sul campo che ha permesso a tutti i presenti di rendersi che la struttura ha retto bene e che danni di lieve portata sono stati prodotti solo alla stradella di collegamento tra il porto e la frazione. In tale contesto è stato comunicato agli abitanti il via libera ai lavori per arrivare alla protezione e, quindi, al completamento definitivo della struttura. In quest’ottica si terrà la prossima settimana una conferenza dei servizi al Dipartimento a Roma. I ginostresi, pur apprezzando quanto posto in essere, hanno sollevato la questione dell’approdo delle navi di linea che, stando ad una prima valutazione, potrebbe risultare interdetto per sempre proprio dall’apposizione delle strutture a protezione del molo. Tutte le parti in causa, pur evidenziando come la struttura ginostrese nasca per fini diprotezione civile, hanno garantito (Circomare in testa) che si cercherà nel limite del possibile, e senza per questo inficiare la protezione del molo, di trovare una soluzione che consenta l’approdo dei grossi traghetti.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/15/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!