segue
sul capitolo di bilancio dello Stato denominato «Spese per la gestione delle riserve marine e per la loro promozione»;
in data 23 gennaio 2009 il Ministero dell'ambiente ha chiesto all'Ente gestore di trasmettere la relazione programmatica per le risorse stanziate e da assegnare all'area protetta per la stagione 2009;
in ottemperanza alla richiesta del Ministero, il sindaco del comune di Favignana inviava la relazione programmatica ed in ossequio al decreto del Ministro dell'ambiente n. 932 dell'11 dicembre 2003, con determinazione n. 9 del 26 febbraio 2009, individuava il responsabile della gestione dell'area marina protetta; la determinazione riguardante l'incarico e l'approvazione della bozza di contratto è stata anch'essa trasmessa al ministero, in data 6 marzo 2009;
l'ente gestore ha svolto con diligenza i compiti assegnati e riscontrabili in comportamenti e atti probatori;
con nota del 22 maggio 2009, il Ministro dell'ambiente dichiarava di avere riscontrato «gravi carenze tecnico-amministrative» nella gestione dell'Area marina protetta, «diventate recentemente sempre più evidenti» ed «anche in ragione (...) del pregiudizio che la perdurante presenza di gravi situazioni disfunzionali potrebbe arrecare all'immagine dell'area marina e al pregiudizio turistico dell'isola (...)» aveva chiesto al Presidente della Regione siciliana, in forza del protocollo di intesa Stato-Regione sottoscritto in data 14 marzo 2001, il suo parere obbligatorio e vincolante per revocare la gestione al comune di Favignana ed affidarla alla capitaneria di porto di Trapani. Il Presidente della Regione Sicilia esprimeva parere negativo motivato. Dal 3 agosto 2009 è stato quindi nominato direttore responsabile della gestione dell'Area marina protetta delle isole Egadi l'avvocato Pelaggi, capo della segreteria tecnica del Ministro;
in data 3 novembre 2008 è stato sottoscritto un accordo di programma tra il Ministero dell'ambiente, la Regione Sicilia
ed altri enti territoriali, per la bonifica del Sito di interesse nazionale di Priolo (SR). Le risorse per l'intervento ammontano a 770 milioni di euro. All'articolo 4 «Soggetti Attuatori» è statuito: «Per le attività di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare si avvarrà della collaborazione di Sogesid S.p.A. nonché di ISPRA, ISS, ARPA Sicilia. Tali soggetti sono tenuti, in caso di affidamento di prestazione all'esterno, al rispetto delle disposizioni nazionali e comunitarie in materia di affidamento di servizi e di lavori». Appare chiaramente esclusa dall'attività di bonifica la direzione generale del Ministero che si è sempre occupata delle bonifiche e le sue competenze appaiono trasferite alla Sogesid. Siti di interesse nazionale come quello di Piombino, Napoli Ovest e Taranto hanno come soggetto responsabile degli interventi la competente Direzione generale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare come è verificabile negli accordi di programma sottoscritti;
l'avvocato Pelaggi, oltre a ricoprire gli incarichi di consigliere di amministrazione della Sogesid S.p.a, di commissario all'emergenza idrica delle Isole Eolie (dal febbraio 2009) e di responsabile della gestione dell'Area marina protetta delle isole Egadi, è membro dal settembre 2009 del Consiglio di amministrazione dell'ACEA;
l'avvocato Luigi Pelaggi, essendo capo della segreteria tecnica del Ministro dell'ambiente, esercita funzioni che certamente richiedono un notevole impegno, anche in termini di tempo;
ad avviso dell'interrogante, l'attività di responsabile dell'Area marina protetta configura una inopportuna commistione tra l'attività di gestione dell'Area marina protetta e quella istruttoria, di finanziamento e controllo, compiti questi inerenti la funzione di capo della segreteria tecnica del ministro;
graverà, tra l'altro, sui cittadini l'eventuale costo per il contenzioso attivato dalla società Lotti spa per la perdita dell'appalto, trasferito senza gara su Sogesid -:
se sia economico, efficace ed efficiente trasferire su Sogesid compiti che le direzioni del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare svolgono da anni;
se sia opportuno che l'avvocato Pelaggi svolga la pluralità di compiti di seguito elencati e se essi siano compatibili tra loro, anche in relazione all'esigenza di separazione tra indirizzo politico e gestione amministrativa, con conseguente rischio di lesione del pubblico interesse;
a) capo della segreteria tecnica del Ministero dell'ambiente;
b) direttore dell'Area marina protetta delle Isole Egadi;
c) membro del consiglio di amministrazione di ACEA spa;
d) commissario all'emergenza idrica alle isole Eolie;
e) avvocato in Roma;
per quali motivi il Ministro interrogato non abbia valutato le integrazioni progettuali richieste e trasmesse dalla società Lotti spa, a seguito di gara ad evidenza pubblica e per il ciclo integrato delle acque che servono le isole Eolie;
per quali motivi la delibera dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, che ha statuito la illegittimità dell'affidamento a Sogesid, non abbia trovato applicazione, e perché il Ministero che esercita il compito di sorveglianza su Sogesid non abbia recepito e fatto applicare la delibera dell'autorità;
per quali ragioni le determinazioni dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, che ha evidenziato il mancato rispetto delle norme interne e comunitarie nell'affidamento degli appalti pubblici, non abbiano trovato consequenziale riscontro da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che esercita l'attività di controllo su Sogesid;
perché non si sia ritenuto di attivare la Corte dei Conti per i requisiti di competenza in materia di responsabilità amministrativo-contabile in relazione ai possibili danni che ricadono sulla fiscalità generale e quindi sul cittadino-contribuente.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 2/3/2010
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