Da Milano è approdata al Museo “Fondazione Roma” la mostra dedicata ad Edward Hopper, uno dei più grandi artisti americani del XX secolo, che sta registrando anche nella capitale lo strepitoso successo che merita.
Sono esposte oltre centosettanta opere tra oli, acquerelli e disegni provenienti soprattutto dal Whitney Museum of American Art.
La narrazione antologica è accompagnata dall’approfondimento sul metodo di lavoro di Hopper, estremamente complesso e rigoroso, grazie all’accostamento dei disegni preparatori alle opere finite.
Questa visione svela quanto il “realismo hopperiano” sia spesso il frutto di una sintesi di più immagini e situazioni, colte però in tempi e luoghi diversi e non una semplice riproduzione dal vero.
Suddivisa in sette sezioni, la mostra ripercorre tutta la produzione di Hopper dagli anni in cui studiava a Parigi - con il capolavoro di questo periodo Soir Bleu - fino al periodo “classico” e più noto degli anni ‘30, ‘40 e ‘50. Tra i capolavori in mostra: Cape Cod Sunset, Second Story Sunlight e A Woman in the Sun.
I silenzi, le inquietudini, le solitudini e i paesaggi delle metropoli, nelle quali l’uomo e la città convivono spesso senza incontrarsi, accompagnano l’intera esposizione tra autoritratti, prime opere, opere parigine, erotismo, lavori su tela, concetti essenziali e riflessione sulla “cultura americana.
La mostra infatti è arricchita di un importante apparato biografico e storico, in cui viene ripercorsa la storia americana dagli anni ’20 agli anni ’60 del XX secolo, quando Hopper muore: la grande crisi, il sogno dei Kennedy, il boom economico...
Fino al 13 giugno prossimo. Da non perdere.
, a cura di Daniela Bruzzone
Data notizia: 3/1/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
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