Gazzetta del Sud
Michele Cimino
Palermo
In vista, per l'Ars, una settimana di fuoco. Il presidente Francesco Cascio, infatti, intende arrivare all'approvazione dei disegni di legge in programma, rifiuti e bilancio preventivo, entro martedì 30 marzo, considerato che il 31 scade l'esercizio provvisorio, per cui la macchina amministrativa della Regione rischierebbe di bloccarsi. Pertanto, per ottenere tale risultato, la seduta di oggi, che avrà inizio alle 16 con all'ordine del giorno il provvedimento per la gestione integrata dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati, dovrebbe concludersi solo quando sarà completato l'esame del disegno di legge, di cui, finora, alla media di due articoli a seduta, sono stati esaminati solo otto articoli. Gli altri 12, pertanto, dovrebbero essere esaminati ed approvati nel corso della nottata. Nella seduta successiva, quella di domani, quindi, si dovrebbero incardinare bilancio e finanziaria, che, sebbene dalla settimana scorsa siano iscritti all'ordine del giorno dei lavori d'aula, giacciono ancora in commissione Bilancio. Quindi, 24 ore di stop, il tempo che i singoli deputati depositino gli emendamenti e via al tour de force, lavorando giorno e notte, anche sabato, domenica e lunedì, giornate, queste, che i deputati dell'Ars, almeno in questa legislatura, si sono abituati a trascorrerle nei rispettivi collegi elettorali.
L'ultima seduta fiume dell'Ars, conclusasi alle prime ore dell'alba, risale al 18 gennaio del 2008, quando, in attesa delle dimissioni irrevocabili dell'allora presidente della Regione Totò Cuffaro, l'aula fu impegnata in una corsa contro il tempo per riuscire ad approvare prima il bilancio di previsione. In passato, specie quello più remoto, invece, le sedute fiume, specie alla vigilia delle grandi festività o a ridosso delle ferie estive, quando i parlamentari si preparavano al rientro nei collegi elettorali, erano una prassi quasi obbligata. Erano, infatti, considerate quelle le occasioni migliori, magari approfittando della sonnolenza generale, per proporre e magari ottenere l'approvazione degli emendamenti più "complessi", per ottenere il soddisfacimento di richieste che in tempi normali non si avrebbe neppure avuto il coraggio di presentare. Emendamenti presentati all'ultimo istante e spesso approvati con voto trasversale. Oggi, cambiato il regolamento, proprio perché, specie negli ultimi anni, gran parte dei disegni di legge approvati, a causa di qualche "emendamento selvaggio", sono stati impugnati dal commissario dello Stato, certi emendamenti "strani" vengono dichiarati improponibili. È rimasto, tuttavia, il "vezzo" di intervenire in massa, soprattutto da parte degli esponenti della nuova opposizione, su qualunque argomento, con l'obiettivo di allungare al massimo i tempi del dibattito per impedire al governo, allontanando i tempi delle votazioni, di realizzare il programma in tempi brevi. Motivo per cui sono occorsi tempi biblici anche per l'approvazione di provvedimenti meno importanti. Non a caso, infatti, la settimana scorsa, di fronte alla constatazione che l'aula, per i continui interventi sul disegno di legge di riforma del sistema di raccolta e di gestione dei rifiuti, non era in grado di esaminare più di due articoli a seduta, il presidente della Regione Raffaele Lombardo ha chiesto una ulteriore modifica del regolamento parlamentare. Oggi il presidente dell'Ars Francesco Cascio, prima dell'avvio della seduta fiume, dovrebbe informare i capigruppo della sua decisione di impegnare l'aula fino all'approvazione definitiva, oltre che del disegno di legge in esame, dei documenti finanziari della Regione e chiedere loro di condividere la scelta.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/23/2010
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