Lipari- Ci si aspettava di più dal sit in all'ospedale di questa mattina: se non fosse stato per la partecipazione degli studenti che come al solito salvano la faccia alla comunità sarebbe stato un fallimento. Un centinaio, le persone presenti nel viale del nosocomio in un isola di undicimila abitanti. C'è una dura verità con la quale fare i conti: la nostra gente soffre di un pericoloso male, quello dell'indifferenza, che ha già provocato la chiusura dell'unica industria con la perdita di posti di lavoro e il ridimensionamento dei trasporti marittimi, oltre alla chiusura di tanti preziosi uffici e servizi. Non va ,comunque, sottovalutato il problema dell'informazione che paradossalmente non riesce a sensibilizzare gli isolani proprio nel momento di massima diffusione di internet e di computer in ogni casa. In questo senso, dal momento che i quotidiani in edicola stanno per trasformarsi in carta per pulire i vetri, non si può non rimpiangere l'assenza di Teleisole. Anche in questo caso, un assenza nell'indifferenza (tanto non ha colpito le tasche di nessuno) anche e soprattutto della classe politica che approfitta ovviamente dell'ignoranza. Sarà per la crescente sfiducia nelle istituzioni e nella politica ma Lipari e le Eolie devono reagire. L'ospedale, come ripetiamo da capodanno, non si tocca. Ed è ora, proprio nel periodo pasquale e con la prfesenza dei turisti, che si devono mettere in moto tutte le iniziative affinchè la sanità eoliana venga salvata dalle manovre di burocrati e amministratori che non sanno neanche come si vive nelle isole minori di quella Sicilia che pretendono di "gestire". Restiamo in attesa di notizie da Palermo, dove il sindaco con i consiglieri Paino, Casilli e Biviano è in audizione alla sesta commissione all'Ars.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/31/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
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