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Allo sbarco nel porto mamertino alcuni scalmanati, esagitati e personaggi, hanno chiesto informazioni, agli oltre 200 passeggeri (me compreso), sulle condizioni del mare. Tutti, dico tutti, abbiamo assicurato che la traversata era stata molto tranquilla perché l’aliscafo ha sempre viaggiato sulle ali.
Conclusi i lavori del convegno, alle 19,30 sono rientrato a Milazzo dove ho ritrovato tutti gli scalmanati, gli esagitati e i personaggi, perché nessun mezzo navale aveva lasciato il porto.
Ho appreso della protesta e, con loro, ho condiviso l’attesa all’aria aperta perché l’agenzia SI.RE.MAR. era, puntualmente, chiusa, e il bar – pasticceria “Albatros”, che offre accoglienza e riparo ai viaggiatori, era chiuso per turno.
I pochi posti disponibili nelle agenzie dell’Ustica Lines e della Navigazione Generale Italiana, nonché nell’altro bar, ubicato nelle adiacenze, li abbiamo lasciati a disposizione dei tanti scalmanati anziani e dei quattro esagitati eoliani, dimessi dagli ospedali dopo una degenza per avere subito interventi chirurgici.
Alle 21,00 il traghetto dell’NGI ha lasciato gli ormeggi e ha consentito ad oltre 200 persone di tornare a casa. Il percorso “Milazzo – Vulcano – Lipari” è stato coperto in tempi normali e senza avvertire alcuna azione dei marosi, per le presunte “proibitive condizioni meteo marine”.
Nel telefax, in merito al traghetto della NGI, Lei sostiene:”la nave in questione presenta tutt’altre caratteristiche tecnico – nautiche”.
La Sua affermazione desta notevoli perplessità perché sapevamo che i mezzi navali (traghetti e aliscafi) della SI.RE.MAR. e dell’Ustica Lines, sono dotati di stabilizzazione elettronica mentre quelli della N.G.I. non dispongono di tali accorgimenti tecnici.
Sottolineo che la società “Navigazione Generale Italiana” svolge, regolarmente, i servizi con i propri traghetti quando le altre compagnie li interrompono per avverse condizioni atmosferiche.
Basta prendere nota dei giornali di bordo dei mezzi navali per rendersi conto degli encomiabili, puntuali ed efficienti servizi svolti dalla N.G.I. che opera in regime di contribuzione della Regione Siciliana.
Ammiro e apprezzo la professionalità, la competenza, e l’abnegazione dei comandanti e dei marittimi della SI.RE.MAR. e dell’Ustica Lines, a cui non può essere mosso alcun addebito.
Bisogna, quindi, ricercare i motivi che, con assillante frequenza, provocano le interruzioni dei collegamenti marittimi. Le cause, a mio giudizio, sono: l’inaffidabilità dei mezzi navali e l’inagibilità degli scali portuali.
Invece di rispondere, con toni esagitati, alla lettera del sindaco di Lipari, che ha difeso i diritti dei suoi amministrati, Lei dovrebbe concertare un piano di interventi per rimuovere o attenuare tali problemi, che stanno mettendo a dura prova la mobilità dei cittadini e stanno affondando l’economia delle quattordici piccole isole siciliane, la cui componente principale, se non esclusiva, è il turismo.
Nella qualità di assessore del comune di Lipari nel decennio 1975 – 1985 ho seguito la nascita (1976) e la crescita della SI.RE.MAR.
La società era diretta dal capitano Vittoriano Della Spora, dotato di grande competenza e di sconfinata capacità operativa. La SI.RE.MAR., per lungo tempo, è stata il fiore all’occhiello delle Eolie, per puntualità ed efficienza. Dopo la sua uscita di scena si è registrato il crollo, dovuto, in parte, alla graduale riduzione delle risorse finanziarie, ma, ritengo, anche ad una programmazione poco attenta .(A tal proposito mi permetto di segnalare uno dei tanti disguidi: sul sito internet della SI.RE.MAR viene riportata come giornaliera la partenza della nave da Lipari alle ore 6,30 e da Milazzo alla ore 18,30. In atto tale linea funziona il mercoledì, il sabato e la domenica. Faccia rettificare l’informazione, altrimenti, gli sventurati eoliani e gli avventurosi turisti, saranno indotti in errore). Della Spora era sempre pronto a discutere, con gli amministratori locali, i problemi, a suggerire soluzioni tecniche per razionalizzare gli itinerari – orari e migliorare gli scali portuali, facendosi portavoce presso gli organi competenti ad erogare i finanziamenti.
Anche se Ella riveste una carica societaria diversa, non perda tempo a scrivere lettere arrabbiate, Lo imiti e vedrà che i risultati positivi li otterranno sia la SI.RE.MAR. sia la comunità di scalmanati, esagitati e personaggi, che vive e opera nelle 14 piccole realtà insulari della Sicilia.
Grazie per l’attenzione che riserverà alla presente.
Lipari, 16/04/2010.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 4/16/2010
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