Gazzetta del Sud
Michele Cimino
PALERMO
"Così com'è la finanziaria non si può votare": Giuseppe Lupo, segretario regionale del Pd, ha avviato i lavori della direzione regionale del suo partito, convocata per decidere il comportamento dei deputati democratici all'Ars in occasione del dibattito a Sala d'Ercole sui documenti finanziari del Lombardo-ter. Pronunciata questa frase, però, subito dopo ha aggiunto: «La nostra posizione potrebbe cambiare se saranno inserite proposte utili alla Sicilia». Ogni atteggiamento positivo nei confronti del governo regionale verrebbe meno, ha, quindi, precisato, nel caso in cui si arrivasse a un rinvio a giudizio di Raffaele Lombardo. «Se dovesse esserci un suo rinvio a giudizio - ha detto Lupo - presenteremo all'Ars una mozione di sfiducia». E ha concluso ricordando che, dopo le amministrative del 30 maggio, il partito avvierà «un'ampia consultazione tra gli iscritti e la base sulle prospettive del partito e della Sicilia».
«Se la finanziaria conterrà riforme utili alla Sicilia - ha incalzato il capogruppo all'Ars Antonello Cracolici - valuteremo la possibilità di votarla». «Così com'è, - ha ribadito il senatore Giuseppe Lumia - non la possiamo votare. Abbiamo il dovere di prenderla in considerazione e di votarla solo se verranno introdotte riforme dirompenti, a partire dalla ripubblicizzazione del servizio idrico, dal tempo pieno per le scuole che si trovano nei quartieri a rischio, dalla riduzione delle società partecipate dalla Regione, dalla riduzione del ticket sanitario». «Sulla vicenda processuale che coinvolge il presidente della Regione - ha aggiunto Lumia - la mia posizione è ancora più radicale rispetto a quella del segretario: non aspetterei il rinvio di giudizio, basterebbe che fossero dimostrati i rapporti consapevoli con la mafia per chiedere le dimissioni di Lombardo e nuove elezioni». "Dobbiamo dare vita - ha concluso Lumia - a un Pd siciliano federato, con più autonomia e responsabilità, che radichi la sua azione politica nel territorio. Sono il primo a chiedere che ci sia un maggiore coinvolgimento della base».
Di diverso avviso il deputato regionale Bernardo Mattarella: «la decisione sul voto al bilancio della Regione non può prescindere da una valutazione su quale sia la prospettiva del Pd in Sicilia. Oltre ad esprimere un giudizio sull'operato complessivo della giunta, infatti - ha ricordato - è necessario discutere quale prospettiva intendiamo darci in vista delle prossime elezioni». E ancora: «Se quanto prima non riusciremo a trovare una sintesi unitaria sul solco della linea politica per la quale Lupo è stato eletto segretario regionale e della posizione recentemente rappresentata da Migliavacca per conto di Bersani - ha concluso Mattarella - sarà necessario procedere, dopo le amministrative, a una consultazione straordinaria, come del resto prevede lo Statuto».
Non sono in molti, però, a pensarla così: «Esprimiamo pieno apprezzamento - hanno dichiarato i deputati Giuseppe Picciolo e Giuseppe Laccoto - per le parole del capogruppo all'Ars, Cracolici. Come da lui sostenuto dovremo continuare sulla strada delle riforme già intrapresa. Riteniamo, pertanto, prematuro il giudizio sulla Finanziaria regionale che potrà e dovrà essere modificata e arricchita includendo le proposte del Pd. Le riforme avviate dovranno trovare piena attuazione nella Finanziaria da domani in discussione all'Ars. La valutazione complessiva sulla manovra finanziaria - hanno poi ricordato - è affidata, comunque, al segretario regionale e al gruppo parlamentare».
Ma il presidente della Regione Raffaele Lombardo anche ieri ha avuto modo di sottolineare che «non sarà solo un bilancio di rigore ma ci sarà spazio per tutte le riforme compatibili finalizzate a ridurre la spesa». E a chi gli chiedeva se per approvarlo contasse sull'appoggio del Pd ha risposto: «Conto sull'appoggio di tutti».
E dal capogruppo del Pdl-Sicilia, Giulia Adamo, sostegno totale: «Non possiamo che condividere le parole del presidente Lombardo sulla filosofia dei documenti economici che l'Assemblea siciliana si accinge a discutere e votare: rigore, perchè i conti lo impongono, ma anche riforme per stimolare la crescita economica e sociale». «Nell'esame della finanziaria - ha subito fatto sapere l'ex capogruppo dell'Udc Nino Dina - il nostro atteggiamento sarà quello di opporci a quegli emendamenti del governo che, ammantati da spirito riformatore, in realtà rappresentano uno specchietto per le allodole finalizzato ad ottenere i voti del Pd». Il segretario regionale dell'Udc Saverio Romano, a sua volta si è lamentato per non aver ricevuto risposta dal governo circa "l'indicazione di una strategia economico-finanziaria ben precisa e l'individuazione di risorse certe per una politica di sviluppo che non sia quella del mero tirare a campare», affermando di condividere la relazione del segretario regionale Cisl Maurizio Bernava che pone l'accento sulla assenza di una programmazione strategica pluriennale. Ma l'assessore al bilancio Michele Cimino, proprio con riferimento alla Cisl ha fatto notare che spesso le cose cfhe si affermano sui media non vengono poi ripetute nei luoghi deputati al confronto «cioè nelle diverse riunioni che ho convocato con le parti sociali per illustrare bilancio e legge finanziaria».
Il deputato del Pdl Roberto Corona ha depositato un'interrogazione sulla malaburocrazia a proposito delle autorizzazioni e degli accessi ai contributi europei e in tal senso ha anche presentato un emendamento alla finanziaria, finalizzato proprio alla garanzia del rispetto dei tempi in materia di rilascio dell'autorizzazione .
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 4/20/2010
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