Leni, nasce il "Don Bosco club"

Leni, nasce il "Don Bosco club" Michele Merenda SALINA – Fra qualche giorno, nel comune di Leni, verrà aperto un importante centro giovanile. La struttura è ubicata proprio dietro la chiesa patronale di S. Giuseppe. E’ da più di sei mesi che dei giovani locali, con proprie risorse e investendo tempo ed energie, dopo aver chiesto la disponibilità dei locali al parroco Don Benedetto, stanno sistemando il vecchio fabbricato, ormai fatiscente, per creare un centro ricreativo dove si potrà trascorrere un po’di tempo in sana compagnia. «Per quanto mi riguarda – ci ha detto Giacomo Montecristo –, sono da sempre professionalmente impegnato con i giovani e, in qualità di assessore alle politiche giovanili di questa comunità, non posso che sperare in una forte riuscita di questo lodevole progetto che i ragazzi stanno portando avanti. Spero che sia un’opportunità in più per i nostri giovani che vivono un territorio carente di strutture di questo tipo e, allo stesso tempo, auguro anche di continuare su questi propositi senza stancarsi». «Da parroco salesiano che svolge il ministero sacerdotale in questa isola di Salina – ha dichiarato don Benedetto Nicotra –, e più precisamente nelle parrocchie di Leni e Rinella, sono contento per questa bella iniziativa che, da più di un anno, volevo si realizzasse. Finalmente un centro ricreativo “Don Bosco Club”, un “Laboratorio Umano”. E’ importante – ha precisato il parroco – che qualcuno dedichi tempo anche attraverso il gioco, l’aggregazione, per la buona riuscita di una sana gioventù. Oggi, come non mai, ne abbiamo veramente tanto bisogno. Questo centro è aperto a tutti. Nei miei pensieri, quando vedevo questa struttura abbandonata nel centro di Leni, speravo che si potesse creare un luogo in cui si aiutano i giovani a formarsi ed educarsi, con un percorso di aggregazione ricreativa che ne fa comunque dei cittadini che lavorano e guardano al bene collettivo. Questa non è una cosa di poco conto, perché la buona convivenza, all'interno di una comunità come la nostra, è essenziale. Ora c'è un ulteriore luogo in cui si fa "formazione" per individui che dedicano parte del proprio tempo ad occuparsi degli altri. Un passo importante dal mio punto di vista. L’investimento – ha spiegato – da parte della parrocchia non consiste solo nel far fruttare i beni materiali, che sono pure necessari, ma farne anche luoghi di riflessione, di gioco, di formazione, di percorso e anche di preghiera, quando occorre. Insomma, bisogna formare dei ” buoni cristiani ed onesti cittadini”. Scommettere sui giovani io lo ritengo un aspetto fondamentale, importantissimo. Oggi la Chiesa, in qualsiasi parte del mondo come anche nella nostra piccola realtà, ha l’obbligo morale di formare l’uomo, non solo dal punto di vista religioso, ma anche a livello di rispetto collettivo. Noi Chiesa – ha concluso don Benedetto – siamo oggi chiamati a fare nuove scelte per la salvezza dei giovani con nuove proposte, anche di aggregazione. Dio poi farà il resto». (nella foto: don Benedetto Nicotra di fronte la chiesa patronale)

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/20/2010

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